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Il Circuito ippico-benefico delle Stelle, nove giorni dopo l'ultima tappa di qualificazione all'Ippodromo dei Sauri torna sul magico circuito di Castelluccio per la Finale del Campionato 2025, intitolata all'indimenticabile Cesare Ercole, mancato a fine 2024.
Lo slogan del sempre accogliente Ippodromo del Garigliano, aperto, con le sue attrazioni, al pubblico di ogni età, famiglie e turisti, recita "Dopo il mare diamoci all'ippica".
Deve averlo preso alla lettera il campione di motonautica Giancarlo Cangiano (con ottimi risultati anche nel basket), a Napoli e in Campania popolare come una star del pallone, tanto da essere stato, tra i tanti incarichi manageriali, anche Presidente del Porto di Capri.Giuseppe Stefanelli, per gli amici (e anche qualche 'nemico') Pino, è l'imprenditore e uomo di sport che ha investito milioni per acquistare e rilanciare l'Ippodromo di Padova.
L'ha fatto perché ha creduto ad un progetto -e ci crede ancora, tanto più che più di un risultato è già stato ottenuto e la risposta delle persone è più che valida, al di là del 'temporaneo' mancato premio nella classificazione- per la bellezza dei cavalli e la magia del posto e perché "senza voler passare da mecenate, ho voluto e voglio restituire alla città il valore e i valori che il Breda ha rappresentato e spero possa tornare a significare".Sabato 7 giugno il Circuito ippico-benefico delle Stelle torna a far tappa a Modena con la corsa intitolata all'indimenticabile Cesare Ercole, soprannominato dagli amici dell'ippica "Onorevole Volante".
Al via, rigorosamente senza frusta, 9 guide amatoriali provenienti da ogni parte d'Italia, alla guida di altrettanti trottatori anziani per mettersi in gioco, appunto per beneficenza e nel segno dell'amore e del rispetto dei cavalli, sostituendo alle redini lunghe i driver professionisti.
L'ippica e in modo particolare il trotto vanno spesso perdendo la propria identità di sport appassionato ed appassionante e, con quella, anche la ribalta fuori dal ghetto autoreferenziale in cui si è rinchiusa, ma ogni tanto rialza la testa e riesce a parlare alla gente con il linguaggio giusto -meno tecnico e più emotivo- ed a far parlare (e scrivere) i media.
Tra il pluripremiato Ristorante Sant'Ilario di Rovereto e il rilanciato ippodromo di Padova a metà aprile è andato in scena uno splendido week end all'insegna della bellezza.
Clamoroso successo mediatico (e presso l'opinione pubblica), della giornata senza frusta di sabato scorso a Padova e del Lotteria delle Stelle, con applausi non solo in pista, dove cavalli e cavalieri si sono comportati benissimo ma anche in tribuna per le performance musicali di Alberto "Caramella" Foà -poeta delle sette note che ha presentato tre brani, tutti ispirati e dedicati ai cavalli e alla gente dei cavalli- della straordinaria Petra Magoni. del performer Paolo Chiari e della rivelazione Simone Pittarello.
Chi può non può perdersi la grande bellezza del pomeriggio di sabato al Breda di Padova.
Una grande festa, finalmente cavalcata da tutti i media nazionali (e non solo, la prima italiana dell'intera giornata senza frusta è arrivata fino in Dubai, dove è stata rilanciata con entusiasmo anche dalla tv di Meydan) e spinto l'eco -fuori dall'autoreferenzialità del sistema ippico- e il favore dell'opinione pubblica, famiglie, giovani, appassionati ed anche curiosi, tutti potenziali nuovi 'clienti' di un settore altrimenti abbandonato almeno da un paio di generazioni.































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