Cultura
In un piccolo paesino in provincia di Padova, Carmignano di Brenta, un gentiluomo di campagna di altri tempi custodisce un segreto dettato dalla passione per le carrozze d’epoca, nata tanti anni fa e coltivata attraverso la creazione di una collezione privata che il proprietario Ivo Baldisseri mostra solo ad alcuni studiosi del settore.
Il padiglione Horse Friendly a Fieracavalli ha offerto quest’anno l’interessante presentazione di tre libri che non possono mancare nella biblioteca di chi vuole creare con i cavalli una relazione autentica basata sul rispetto e la fiducia.
Abbiamo incontrato Giulia Gaibazzi a Fieracavalli al padiglione Horse Friendly, nello stand ACSI Equitazione.ACSI Equitazione è un’associazione di cultura, sport e tempo libero riconosciuta dal CONI e dal CIO con sede a Milano. ACSI Equitazione coordina il settore a livello nazionale: si occupa della formazione sportiva rilasciando patenti di equitazione e diplomi agli istruttori.
Il testo che offriamo quest’anno ai soci, pubblicato nel 1836, rappresenta uno dei capisaldi dell’equitazione di tradizione francese come già detto nel numero precedente di questo giornale (n. 2 del 2024) con l’articolo che trattava in particolare dell’assetto, e nel n. 4 del 2021, dove si parlava della capacità di sentire e veniva fornita anche una biografia dell’autore.
“… Era un bel cavallo, bianco come la neve, e di forme superbe; ruppe le briglie che lo tenevano inceppato, si mise sotto le zampe anteriori il primo che si provò a trattenerlo, sferrò dei calci e fece un tal fracasso a furia di nitriti che tutti per paura si sbandarono. Ed egli a saltare oltre il fossato e a galoppar per le campagne, sempre sbuffando e annitrendo.
Come riportato nella prima puntata, la vita sociale di Caprilli fu molto movimentata. Oltre ai cavalli, le donne erano l’altra sua passione. Inserito nella buona società, dal suo amico Emanuele conte di Bricherasio, le occasioni e le tentazioni non mancavano. Tutte queste attenzioni, che le donne dell’alta società mostravano a Caprilli, di sicuro non piacevano agli uomini ed anche la sua reputazione ne fu in parte sporcata. Nel 1903 ci fu un tragico evento, a dimostrazione di quanto la sua esistenza fu influenzata dal suo stile di vita.
C'è un un filo invisibile che lega gli sport equestri e il lavoro della Sovrintendenza ai Beni Culturali capitolina: entrambi sono custodi della millenaria narrazione del rapporto tra uomo e cavallo. Un connubio confermato oggi con l'inaugurazione al Museo Canonica di Villa Borghese, a Roma, della mostra “Questo è Aquilino figlio del vento”, che espone opere pittoriche del '700 delle collezioni capitoline che ritraggono i celebri cavalli del principe e collezionista Camillo Rospigliosi. ardo' e altre ancora.
Nascono così, a volte le riflessioni più interessanti: a tavola. Per la verità la pulce nell’orecchio la cara amica Maria Lucia Galli me l’aveva messa in una delle nostre telefonate durante l’organizzazione del corso di formazione “Comunicare (con) il cavallo”.