SABATO ALLA FAVORITA SPORT E SPETTACOLO
L'ippica e in modo particolare il trotto vanno spesso perdendo la propria identità di sport appassionato ed appassionante e, con quella, anche la ribalta fuori dal ghetto autoreferenziale in cui si è rinchiusa, ma ogni tanto rialza la testa e riesce a parlare alla gente con il linguaggio giusto -meno tecnico e più emotivo- ed a far parlare (e scrivere) i media.
Rai, Mediaset ed alcuni giornali nazionali sono tornati al bello di darsi all'ippica con i 30 anni di Varenne, con gli eventi senza frusta di Padova e delle Stelle e, soprattutto, con l'impresa americana di Umberto Rispoli, il fantino italiano -nato a San Severino Marche e cresciuto tra le vele di Scampia- che con il forte e bellissimo Journalism è riuscito a vincere le Preakness, prova della Triplice Corona, dopo il posto d'onore alle spalle di Sovereignty nel Kentucky Derby.
Il 7 giugno potrebbe esserci 'la bella' tra i due, a Saratoga, nelle Belmont (il cui ippodromo è in fase di ristrutturazione milionaria) e siamo certi che in caso di adesione (Soveregnty e il jockey Alvarado sono già sul posto) di Journalism e Umbertino, tutta l'Italia, anche le generazioni cui non si è stati capaci di 'vendere' la bellezza dei cavalli e delle corse, farà il tifo per l'ex scugnizzo in trionfo su tutte le piste d'Italia (anche al trotto, a Treviso, proprio in una corsa delle Stelle), poi in tutta Europa, quindi a Hong Kong, in Giappone, persino alle Mauritius ed ora negli Stati Uniti.
Per riportare interesse verso un sistema in aperta crisi serve anche cambiare radicalmente l'offerta e i servizi degli ippodromi, troppo spesso più interessati ad accaparrarsi le sovvenzioni pubbliche che a incentivare e promuovere lo spettacolo ippico presso il pubblico.
Ben vengano quindi - anche se per ora sono solo eccezioni che confermano la mestizia della regola- la svolta e l'impegno di Padova, la campagna di primavera-estate di Merano al galoppo e per gli ostacoli, impianti e serate come quelli del Garigliano, l'ospitalità di Castelluccio dei Sauri, la folla festante all'Ippodromo di Pisa, alcuni eventi ben organizzati a Taranto e il tradizionale appuntamento di Cesena per la notte magica del Campionato Europeo.
Un applauso convinto va poi all'Ippodromo La Favorita di Palermo che per sabato 31 maggio ha messo in piedi -in pista e nel parterre- un pomeriggio dove si torna davvero ai concetti e ai valori di sport, spettacolo, divertimento e intrattenimento, rivolto a famiglie, ragazzi, bambini, appassionati di lungo corso e neofiti.
A proposito di sport, delle 8 corse in programma 7 saranno dedicate ai gentlemen dilettanti in un torneo di giornata ben organizzato dalla Società di Corse e dal GD Club Sicilia capitanato dal Presidente Maurizio Giordano e dal vice Ivan Grasso, impegnati da tempo a trasformare in festa il convegno e le premiazioni, perché alla base di ogni gara ci sono la voglia di aggiudicarsi la Coppa e la soddisfazione di riuscire a farlo o, magari, il rimpianto di essersela vista sfuggire all'ultimo.
L'Ippodromo di Palermo è un bene storico e irrinunciabile per il trotto italiano e, sia pure passato per disavventure e traversie, vanta, presso cittadini e turisti, una capacità attrattiva che viene da lontano.
Sabato poi, l'ottava corsa, sarà quella delle Stelle di Primavera e come sempre quando si muove il Circuito ippico-benefico delle Stelle anche il contorno e gli eventi collaterali saranno all'insegna della bellezza e della passione.
La bellezza dei cavalli e dell'ippica ma anche quella della madrina Valentina Bosatta (modella e show girl bergamasca eletta ad aprile Miss Ippodromo 2025), della musica e della solidarietà, quella della corsa dove a misurarsi alla guida dei 10 trottatori saranno altrettanti appassionati che di mestiere fanno altro ma che si mettono in gioco a sostituire i driver professionisti gareggiando appunto per beneficenza e senza frusta, per amore e nel rispetto dei cavalli, del loro benessere e delle nuove sensibilità sociali, anche di quella del nuovo corso del Masaf.
I 10 (anzi in 9, perché Giuseppe La Licata, che vinse l'edizione dello scorso anno, è di Palermo) arrivano dalle regioni più disparate e si 'tassano' in favore della Spia, associazione che sostiene, cura e supporta i bambini malati del reparto di oncologia e i loro familiari.
In pista anche la straordinaria cantante Petra "The Voice" Magoni che, oltre a essere protagonista nella competizione agonistica, si esibirà per il pubblico insieme ad Alberto "Caramella" Foà, certamente il più ippico tra i cantautori italiani.
Oltre a Petra Magoni e a La Licata, dalla Campania arrivano l'imprenditore agricolo Francesco Corvino (che è il Campione delle Stelle in carica), il giornalista Ivan Aldanese (che è anche speaker dell'ippodromo pugliese di Castelluccio dei Sauri, vicino a Foggia) ed il fotografo dell'ippica del sud Domenico Zizzi mentre dal fermano scendono il 'maestrino' Mario Tomassini e il manager della Federazione Artigiani Maurizio Piergallini (insieme a lady Magoni il più esperto e vincente tra i partecipanti) mentre da La Spezia vola in Sicilia Massimiliano Bellè e da Firenze plana sulla Favorita l'imprenditore immobiliare Marco Righi mentre dall'isola di Vulcano ecco il meccanico-carrozziere Angelo Crisafulli, che correrà con la giubba e i colori dell'amico Daniele Quarneti, guidatore professionista "che -dice Crisafulli- mi regala sempre suggerimenti e consigli importanti, anche se non sempre li seguo, a parte il più importante di tutti, che è regola imprescindibile: di pensare a godermi i cavalli, la corsa e pensare a divertirci, in sicurezza, al di là delle tattiche più o meno improvvisate".
Ingresso libero fin dalla mattinata, anche perché, dall'Ippodromo si accede al meraviglioso Parco Avventura, vasta area naturale dove adulti e ragazzi, da soli o in gruppo, possono passare del tempo tra sport, percorsi, esercizi ed esperienze davvero speciali.
Come del resto i cavalli e le gare, perché il bello di darsi all'ippica sarà per sempre lo stesso di sempre. Solo che ci si è scordati di ricordarlo, nel modo giusto, a chi ancora non lo conosce o è stato spinto a ignorarlo dai troppi errori degli ippici e da qualche furbetto che, in fondo, troppo furbo non era e non è...