Storia
Eh si …. La Primavera , la meravigliosa stagione dei fiori e del sole come canta Mimì. Il primo sole e i primi fiori erano i suoi anche se quelli che lei creava non avevano profumo…. E i nostri ? Diamine nessuno può dirsi autentico amante del grande Galoppo se non attende fremente l’arrivo della primavera.
Sant’Antonio e la Benedizione degli animali: un rito ancestrale che resiste all’usura inesorabile del tempo.
L’immagine del buon frate – Sant’Antonio – eremita egiziano anche detto il Grande, d’Egitto, del Fuoco, del Deserto e l’Anacoreta dalla fluente barba bianca, che ancor oggi si trova nelle stalle a protezione degli animali, rende l’idea della devozione riconducibile alla benedizione degli animali soprattutto nelle comunità rurali.Golden Age ! E’ l’argomento del salotto ideale (nel quale ci immaginiamo tutti insieme seduti) dove cerchiamo di sviluppare qualche tema che potrebbe essere oggetto, è l’augurio, di buone riflessioni successive da parte di ciascuno di noi.
Federigo Caprilli non sarebbe mancato, la battuta pronta a chi gli avesse chiesto del suo nuovo assetto in sella, lo sguardo verso le tribune ad incrociare le occhiate di qualche bella dama, più interessata ai tenenti nel parterre che ai cavalli in campo. A Piazza di Siena, dove il fascinoso capitano conquistò spettacolari successi in gara e fuggevoli amori tra
I Fratelli Regoli ! Meravigliosa indimenticabile icona del Turf. Del fantastico Turf Italiano e internazionale del 900, la nostra “ golden age”. Antonio, Federico e Luigi : straordinaria espressione di superba Cultura e di emozionante Maestria.
Se ne va anche la giubba blu ….. Tutto il materiale di casa Wildenstein , come è noto , è stato ceduto da Diane , la figlia di Alec, per fortuna ad un’altra maison storica del galoppo mondiale, Wertheimer. Ah la giubba blu , già come quella di casa Rothschild oppure Palmieri in Italia.
Eboracum ! Va bene anche Ebor come il nome che fu dato , oltre che a York, al super handicap sulla lunga distanza che si corre durante il meeting più importante dell’anno per l’ippodromo e che andrà in scena appunto tra pochi giorni.
Buongiorno, gentili lettori e lettrici. Oggi siamo qui con la magnifica Cavallina Storna, una creatura affascinante e intelligente, con una storia speciale da raccontare, una storia che l'ha fatta diventare famosa, forse la cavalla più famosa nella storia del nostro paese perché protagonista di una poesia che tutti conosciamo “la Cavallina Storna” di Giovanni Pascoli. Pascoli scrisse questa poesia in memoria del padre, che venne assassinato il 10 agosto del 1867, nella notte di San Lorenzo.