Quattro chiacchiere in salotto
E’ proprio lui ? Certo che è lui, il bimbo che all’inizio degli anni 2000 avevamo intravisto nelle prime, benemerite, corse dei pony a Capannelle , idea sviluppata da Enzo Mei. Un paio di corse e non ci siamo accorti, ma le aveva vinte però, duellando con il figlio di Giorgio Guglielmi.
Sipario ? Figuriamoci… una volta certo , quando alla fine di ottobre la campanella ci mandava tutti in vacanza invernale , con appendice romana per chiudere del tutto. I famosi “racconti d’inverno” sui giornali tecnici tenevano viva la passione , anzi la implementavano, durante i cosidetti mesi di riposo al freddo.
Più di una settimana è trascorsa dalla disputa dell’Arco di Trionfo. Ci sarebbe forse ancora una considerazione da proporre…. Ancora ? Basta con l’Arco , è un fatto storico ormai. E’ stato scritto e detto tutto il possibile.
Sono passati 70 anni esatti da quella prima domenica di ottobre del 1955. Parigi, Longchamp, Arco di Trionfo . Ribot ( 1952, da Tenerani e Romanella da El Greco) mette in ginocchio, nelle mani di Enrico Camici ( tre volte Arc winner), Beau Prince e Picounda.
Esistono nel panorama della nostra ippica dei luoghi nei quali il respiro colto è cosi presente da essere percepito come dominante ? Certamente si altrimenti il nostro mondo si ripiegherebbe completamente su se stesso incapace di disegnare non soltanto un futuro ma neppure un presente.
E’ il grande Turf, Bellezza! Teniamocelo stretto e viviamolo quanto più possibile, molto grazie anche alle immagini, decisamente consuete ormai, che Equtv ci regala quotidianamente con proiezione persino sull’America. Da vecchio europeista ippico mi sono goduto l’ultimo fine settimana, quanti spunti tra Doncaster, Curragh e Leopardstown.
Per carità, non recidiamo mai il cordone ombelicale colto che ci tiene legati , meravigliosamente, al mondo internazionale del Turf. Alimentiamo al massimo il fuoco della nostra Cultura , soprattutto in un periodo come quello che stiamo attraversando, come Turf non certo come Trotto che è leader intellettuale dell’Europa.
La madre di tutte le corse ! Una madre piuttosto giovane , poco più di cento anni, una bimba. Eppure, sembra incredibile, l’Arco di Trionfo, piaccia o non piaccia agli irriducibili anglofili come me, è la corsa più importante del mondo.






























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