Fiera Cavalli Verona 2025: le fattorie didattiche in un convegno dedicato
Non solo sport alla Fiera Cavalli Verona 2025: il cavallo si conferma protagonista di un universo educativo e sociale sempre più ampio, in cui le fattorie didattiche rappresentano l’approdo naturale di un percorso storico articolato che ha contribuito a delineare l’attuale impianto formativo e pedagogico equestre.
“Là dove corre la conoscenza: il cavallo in Veneto, dalle sue origini nella storia al suo valore pedagogico oggi”. Questo il titolo del convegno che l’8 novembre 2025 si è svolto presso la 127° edizione della Fiera Cavalli di Verona, rappresentato dall’illustrazione "I cavalli di Achille", tratta dal volume "I cavalli, signori del tempo" di Maria Lucia Galli, gentilmente concessa da Sabina Findlay; l'incontro, promosso dalla Regione del Veneto, ha esplorato il valore del millenario legame tra il cavallo ed il territorio, ripercorrendone le origini storiche fino ad approdare alla dimensione contemporanea delle fattorie didattiche: un focus sulle sue radici storiche di questa relazione e sul suo rinnovato valore pedagogico contemporaneo.
La dimensione storico/pedagogica, negli ultimi anni, ha conosciuto una crescente diffusione traducendosi concretamente nella nascita di numerose nuove realtà didattiche: su questo tema ha aperto i lavori la dottoressa Elena Schiavon, responsabile del progetto fattorie didattiche della Regione Veneto, che ha sottolineato come il titolo stesso del convegno sia nato dalla precisa volontà di fare cultura e condividerla, valorizzando il sapere come strumento di partecipazione e crescita collettiva. Alla presenza di un pubblico partecipe si sono succeduti alcuni relatori, ciascuno portatore di un prezioso contributo nel proprio ambito di competenza.
Ad aprire la serie degli interventi è stata la dottoressa Maria Lucia Galli, psicoterapeuta, scrittrice e giornalista, da tempo considerata una delle voci più autorevoli del panorama equestre; con il rigore della studiosa e la sensibilità della narratrice, ha guidato i presenti in un viaggio attraverso le epoche, ripercorrendo le origini storiche del rapporto tra uomo e cavallo in un quadro vivido, dai primi esempi di domesticazione e utilizzo per il trasporto, fino al suo impiego in contesti militari o sportivi.
In un video tutta la fascinazione che il cavallo ha avuto sull’uomo a partire da almeno 40 mila anni fa. In particolare in Veneto l’allevamento è attivo già dall’VIII sec; a conferma del suo valore ne ritroviamo testimonianze fino in Grecia dove alcuni cavalli veneti parteciparono ai Giochi di Olimpia: un filo rosso che attraversa i secoli fino a giungere alle prima corse di trotto in Italia che si svolsero nel 1800 a Padova.
E poi il simbolismo: i 4 elementi da sempre legati alle origini divine del cavallo. L’acqua ricorre in molte culture: in Grecia il cavallo è figlio di Poseidone, mentre per gli arabi prende forma dalla schiuma del mare e nelle Americhe dove i nativi lo volevano generato dall’acqua dei laghi. Il legame con la terra è evidente nelle tante ritualità di primavera che lo legano all’agricoltura, mentre il carro guidato da cavalli che in molte culture traina il sole, segna il legame con il fuoco; ricco di simbolismi e spiritualità è il legame con l’aria che vede il cavallo in molte culture primitive come guida dello sciamano che, in trans, entrava nell’aldilà per cercare l’anima persa dell’ammalato, individuata ed indicata dal cavallo compagno. A questo punto l’accento della dottoressa Galli cade inevitabilmente sul cavallo come archetipo di forza vitale: per questo può avere una grande valenza psicopedagogica; di qui l’importanza del primo avvicinamento del bambino al cavallo che è fondamentale avvenga in un contesto relazionale autentico, in cui l’animale venga percepito come compagno e non come oggetto. Ne consegue l’evidente importanza del ruolo delle fattorie didattiche
.E’ stata poi la dottoressa Valentina Galesso (fattoria didattica “Va Oltre La Tenuta”) a soffermarsi sul valore psicopedagogico delle fattorie didattiche, illustrando, attraverso una serie di slide efficaci, come questi contesti rappresentino un luogo previlegiato di incontro tra l’uomo e il mondo animale. Pur offrendo la possibilità di interagire con molte specie, ha evidenziato come siano soprattutto i cavalli ad attrarre l’attenzione delle persone, in particolare dei bambini, ancora liberi da condizionamenti. Il focus è tutto sull’importanza dell’osservazione del comportamento equino, troppo spesso sottovalutato; interazione e ruoli nel branco in un video molto significativo sul reinserimento di un puledro in un gruppo dopo un periodo di isolamento necessario per le cure.
Subito a seguire la dottoressa Barbara Sereni, pedagogista e psicomotricista della fattoria didattica Green Officina della Natura, ha approfondito il tema di una relazione possibile con il cavallo nel ruolo di mediatore di emozioni: rilevanti inoltre, nella relazione col cavallo, i positivi effetti neuromotori e neuropsicologici. La medesima fattoria didattica si avvale anche della collaborazione della dottoressa Agnese Checchinato, psicomotricista, che ha illustrato le attività del centro. Il cavallo, con la sua intelligenza e sensibilità, si conferma alleato prezioso per la crescita e l’apprendimento, nei percorsi educativi e riabilitativi, contribuendo allo sviluppo di numerose competenze.
L’intervento di Giovanni Adami, della fattoria didattica Pescami, racconta una storia di incontro personale con il cavallo ben prima che l’animale assumesse un ruolo strutturato nella sua attività: una storia fatta di condivisione casuale di spazi notturni durante l’innaffiatura e della nascita spontanea di emozioni e benessere. Da quell’esperienza intima è scaturito un progetto concreto: Giovanni, che ama definirsi semplicemente agricoltore, ha dato vita ad un centro di accoglienza per cavalli anziani all’interno della propria azienda agricola di coltivazione della frutta; centro che, partito ospitando 3 cavalli di una proprietaria in difficoltà, oggi ospita svariati soggetti anziani o con fragilità.
La chiusura del convegno, affidata alla dottoressa Schiavon, ha visto il coinvolgimento anche della dottoressa Laura Contalbrigo, veterinaria dell’Istituto Zooprofilattico delle due Venezie, da sempre sostenitrice del ruolo sociale delle fattorie didattiche del Veneto che considera strumenti di inclusione e di prevenzione per i giovani.
In chiusura, appare sempre più urgente ripensare il ruolo del cavallo nella società contemporanea: accanto alla sua funzione sportiva, si afferma oggi una dimensione sociale che riflette i bisogni di un’epoca in rapido mutamento. Il cavallo si rivela prezioso alleato nel promuovere il benessere umano; un benessere, però, che può esistere solo se fondato sul rispetto e sulla cura del suo stesso equilibrio fisico ed emotivo.
























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