Capannelle, Domenica di prestigio: si corre il Derby Day.
Nove corse in programma tra cui le Oaks del trotto, memorial Carlo e Asya Tranfo, il prestigioso Gran Premio Turilli e il fondamentale 98° Derby italiano del trotto, definito il Nastro Azzurro.
Una lunga storia ci racconta il derby del trotto: si parte nel 1926, quando nel piccolo ippodromo romano di Villa Glori, una puledra di nome Malacoda vinse la corsa allora denominata ‘’Derby Reale del Trotto’’. Dopo lo scoppio della guerra, il derby fu corso fino al 1943 nell’impianto romano. Un fenomenale Mistero, guidato dall’ammiraglio Ugo Bottoni, segnò il suo nome nell’albo d’oro quell’anno: fu uno dei primi cavalli a rivelarsi già a 3 anni e a distinguersi poi per un motore eccezionale.
Nel biennio 1944 -1945, in un'Italia in piena guerra, la corsa si spostò a Milano con il nome di Gran premio Allevamento. Nel 1946 giunge a Napoli dove ritrovò il nome di Derby.
Finalmente, l’anno a seguirsi, il Nastro azzurro tornò a Roma e fino al 1959 si corse a Villa Glori.
Nel 1960 si concluse l’epoca di Villa Glori, per aprire le strade al nuovo e moderno impianto di Tor di Valle, nella zona Eur di Roma. L’inventiva portò ad utilizzare per le prime volte l’autostart e si iniziò a correre sulla lunga distanza dei 2100 metri, formula utilizzata fino ai giorni odierni. Da lì nel Derby si assisterà all'ascesa di giovani campioni con sempre più forti doti velocistiche. Per citarne alcuni: Sharif di jesolo, uno tra i più potenti razzatori italiani, Feystongal, Aprile e Mint di Jesolo, il primo a detenere il record della corsa in 1.15 secco.
Solo nel 1998 Varenne abbasserà il record della corsa di ben 2 secondi, stravincendo in 1.13.3. Non si era mai corso con quei tempi e quei parziali. ‘’Provate a prendermi”, era la frase che risvegliò un’epoca, da lì si continuava a scrivere l’incredibile favola di Varenne.
7 anni dopo, Fairbank Gi, ristabilì il record per 3 millesimi.
Arrivando ai giorni nostri, la saura Unicka, ha preannunciato un barlume di speranza importante per l’ippica. Una luce che si pensava avrebbe fatto sognare come ai tempi di Varenne. Ma dopo un trionfo in 1.12.2 nella corsa delle meraviglie, fu rapita e dissolta nel nulla.
Dopo la chiusura di Tor di Valle, dal 2014 il Nastro Azzurro prende vita nell'impianto di Capannelle che ha unito il trotto e il galoppo romano. 14 Nuove leve aspirano ancora alla corsa dei sogni se non la più ambita assieme al gran premio Lotteria.
Ogni proprietario si immagina la straordinaria ma alquanto pericolosa emozione di correre il derby. Per essere più profondi: è il treno che prendi una volta sola nella vita. Un merito enorme e un grande orgoglio per i proprietari riuscire a parteciparvi. Non sempre è il cavallo più forte, spesso favorito, a vincerlo. Leaders generazionali o meteore vaganti hanno tracciato l’albo d’oro della corsa più imprevedibile che ci sia. È la gloria che come ci insegna il mondo odierno puoi vederla forse per solo un istante, poi il silenzio.
L’edizione di questo anno ha raccolto i migliori 14 dell’allevamento italiano. La creme de la crème italiana e i migliori crack in circolazione. All’1 Guglielmo jet reduce da una buona prova pubblica sul doppio km in 1.13. Gaudio (2) è il recorder della generazione, ritorna in Italia in cerca di gloria, sulla carta è molto forte. Al 3 Giotto Grif, è il primo allievo presentato da Alessandro Gocciadoro, ha avuto problemi di salute ma è stato curato. Gabrioz (4) tenta un grande salto di categoria dopo essere imbattuto sul doppio chilometro. Golden Boy (5), è designato come la punta della lancia di Gocciadoro, vincente a Napoli, è il terzo favorito della corsa. Gaber Gio (6), sorpresa della corsa . Al 7 il crack Ginostrabliggi tenta un grande successo nel derby come leader generazionale. Scavalca le Alpi italo-francesi da superfavorito, avvantaggiato dal forfait del rivale Golden Gio.
A completare la seconda fila: un regolare Galileo Ferm (8), un timido Giotto Ek (9), un debuttante in categoria Gulliver joy (10), il regolare Gandhi Mail (11), vincitore dell’Italia e Golimpio d’Or (12) ancora maiden sulla lunga distanza. A chiudere il gruppo gli sfortunati nei sorteggi Gaudi Laksmy (13) e Galileo Grif che chiude il campo con il numero 14.
Alla chiusura delle ali, il colpo secco che scrive la storia.
Ad accompagnare la corsa élite di giornata entrano in scena il Gran premio Turilli, corsa sul doppio km per gli anziani (gruppo1) e le Oaks del trotto, gruppo 1 riservato alle femmine di 3 anni, è il derby al femminile.
Favoriti nel Turilli per una rientrante Executiv Ek e la veloce East Asia.
Nelle Oaks Glamour Queen è la favorita alle scommesse ma attenzione a Ginger Gio, che in batteria ha dimostrato di saper andar forte.
Fra le 3 corse di spicco, le relative consolazioni e sfollamenti di Oaks e derby completano il campo della giornata del derby.
Non resta che sedersi e attendere la domenica più importante della stagione romana. Tra spaghetti alla carbonara e paccheri all’amatriciana, un buon vino rosso dalle terre toscane e le splendide corse di Capannelle allietano la Derby day.
Per i proprietari si raccomanda di non agitarsi troppo, altrimenti il cuore potrebbe scoppiare dall’emozione.