Parigi, la domenica dell'Arc due femmine al vertice del pronostico
PARIGI. Domenica a Paris. La galoppata più attesa dell'anno, tra le tinte rosseggianti del Bois. Il Prix de l'Arc de Triomphe, sui 2400 metri, una sorta di mondiale del galoppo tra i 35.000 mila spettatori attesi a Longchamp.
Nella capitale famosa per i vini, la moda, i formaggi, i suoi monumenti di storia, tradizione e grandeur, i purosangue galoppano per lo scettro di miglior cavallo della stagione. E stavolta sono due femmine in cima al pronostico. Aventure e Minnie Hauk, quest'ultima supplementata in settimana. Non aveva l'iscrizione all'Arc e i suoi proprietari hanno sborsato ben 120 mila euro per partecipare a quel miglio e mezzo che consegna alla storia del galoppo.
Sono favorite alla quota di 4 contro uno.
Aventure appartiene alla scuderia Wertheimer & Frère, colori celeste e bianco. Ha già concluso al secondo posto nell'Arc 2024. Per questa edizione 2025, questa 4 anni che il Racing Post valuta 132 sembra ancora più forte. Aventure si presenta sul prato di Longchamp avendo dominato il Qatar Prix Vermeille di gruppo 1, una corsa di preparazione, disputatasi sullo stesso percorso dell'Arc, i 2400 metri della pista grande di ParisLonchamp, battendo Gezora, la vincitrice del Prix de Diane. Domenica sarà montata da Maxime Guyon, quattro volte Cravache d'or, dunque un jockey che è una garanzia.
In viola e bianco sfilerà davanti all'imponente tribuna di Longchamp, la tre anni irlandese Minnie Hauk, pedina del top trainer irlandese Aidan O'Brien. Tardiva nell'approccio giovanile - soltanto due corse a due anni, è venuta avanti con il passaggio d'età e in questa stagione classica ha realizzato un'impresa: vincere tre Oaks, quella di maggior valore tecnico, ad Epsom, affermazione bissata nelle Oaks d'Irlanda per poi chiudere il triplo con la vittoria nelle Yorkshire Oaks.
Era dal 1970 che non si verificava qualcosa del genere. Per il Racing Post vale 137 libbre, dunque un valore più alto dell'altra eroina potenziale di questa 104a edizione della corsa di Ribot, Molvedo e Tony Bin. O'Brien alla vigilia ha dichiarato che l'ultimo lavoro è stato strepitoso, che Christophe Soumillon, il jockey ingaggiato per l'Arc, si è dichiarato molto soddisfatto. E Per Aidan Minnie Hauk ha ampi margini di miglioramento, mentre dal team di Aventure si dichiara che il probabile terreno pesante di domenica è nelle corse della loro pensionaria.
Sarà match? Difficile dirlo in una corsa con tanti partenti dove nelle ultime edizioni la variabile determinante è stato spesso il numero di steccato sorteggiato. E' una corsa di 2400 metri ma qui, dove i valori sono equilibri tra purosangue di livello, anche i dettagli fanno la differenza. Compreso quel numero di gabbia che può consentire di prendere posizione favorevole e di giocare d'anticipo su uno degli antagonisti di spessore della corsa. Che è nel mirino anche del Giappone.
Sono tre i purosangue inviati dal Sol Levante e che da tempo sono a Parigi. Hanno chances, almeno due: Byzantine Dream, in giallorosso, vale 9 contro uno. e' un quattro anni che si è meritato un bel 131 di Racing Post. Una libbra in meno il rating del più giovane Croix du Nord, che si gioca a 9 come il connazionale.
Poi il fascino delle giubbe: il blu Godolphin vestito da Cualificar, tre anni sellato da Andrè Fabre, poi il verderosa di Juddmonte per la femmina Kalpana, 134 di Racing Post. E' a 14 contro uno ma un mese fa nell'antepost sembrava potesse addirittura essere una delle star della corsa.
Non poteva mancare nel più bel pomeriggio della Ville Lumière il verde con spalline rosse dell'Aga Khan, indossato dal tre anni Daryz, valutato 128 dal Racing Post. Quest'anno il vert e rouge è tornato di moda, cavalli e cavalle che hanno vinto su tutti gli ippodromi d'Europa. In corse importanti.
Vedremo se domenica sarà una femmina a rientrare nel winner circle in un evento televisivo mondiale. Il fascino di una città dove tutto profuma di arte e di bellezza, dove per qualche minuto tutti gli sguardi sono là, dove i cavalli girano, passeggiano prima di entrare nelle gabbie e sentire lo speaker dire che è partito il Qatar Prix de l'Arc de Triomphe. Un boato poi solo giubbe colorate e criniere al vento che galoppano verso il sogno.