Masaf - categorie : primi incontri sul calendario delle corse 2026
Nella giornata di ieri, 03 ottobre, si sono svolti i primi incontro tra Ministero e Categorie, distinti tra trotto e galoppo, per delineare i contorni del Calendario 2026.
Innanzitutto va sottolineato un apprezzabile approccio analitico. Si è partiti con lo stato di fatto degli ippodromi, per avere un quadro di quali Società di Corse hanno già fornito la documentazione per essere inserite nel Calendario 2026 e quali invece hanno richiesto una dilazione al 30/11. Sono molte come sappiamo le situazioni non ancora definite, per quanto concerne il galoppo, Follonica e Livorno (la cui Società è soggetta a Curatela fallimentare) Varese (in cui è in corso il bando di gestione) , Roma che come ogni anno è in regime di prorogatio, Napoli che per via dei lavori di ristrutturazione con ogni probabilità ha bisogno di questo periodo per definire meglio le procedure ed infine Bologna che come sappiamo ha una situazione non ancora definita dal Comune per l’impianto cittadino. Situazioni differenti tra loro, alcune più difficili da gestire, altre invece di più semplice definizione nel giro di poche settimane.
Tenendo conto di questa situazione la distribuzione delle giornate seguirà la metodologia del Decreto Criteri, quindi si terrà conto della qualità media dei cavalli partecipanti per tipologia di corsa (Rating), della media dei cavalli partiti e della classificazione di ciascun ippodromo. Si è poi provveduto a presentare uno studio dove si sono riportati tutti i dati qui sopra, cosa che ha consentito di avere un quadro generale molto chiaro di quali cavalli hanno corso nell’ultimo biennio, di quale qualità suddivisa per ippodromo e anche della media dei partiti per macroaree. Tutte informazioni che hanno abbracciato sia il trotto, sia il galoppo in piano, sia in ostacoli e anche l’ex area sella, cioè anglo-arabi e arabi.
Il criterio di distribuzione delle giornate seguirà inoltre alcune linee guida legate all’omogeneità territoriale, al fine di evitare sovrapposizioni e a mantenere una continuità del Calendario. Quindi la tendenza sarà quella di proporre un calendario settimanale che consenta di correre in tutta la penisola, evitando giornate o periodi di sovrapposizione tra ippodromi limitrofi che attingono allo stesso bacino di cavalli attuando una rotazione tra il periodo di apertura degli ippodromi dello stesso territorio e specialità.
La bozza di calendario ha individuato anche la stagionalità di ogni ippodromo e anche qui per trotto e galoppo non ci sono grandi sorprese. Concentrandoci sul secondo, alcune proposte delle categorie paiono essere state recepite tra queste la possibilità di sfruttare la nuova pista in sabbia del galoppo per ampliare la stagione di San Siro, di poter allungare il periodo di attività primaverile di Firenze o ancora di distribuire la stagione di Tagliacozzo su un arco temporale più ampio e infine di evitare ogni possibile sovrapposizione tra Napoli e Roma.
Tutte scelte che vanno nella direzione di una distribuzione più virtuosa delle risorse disponibili, che con ogni probabilità vedranno un incremento per il prossimo anno. Infatti, grazie agli effetti della tassazione sulle scommesse virtuali il Montepremi dovrebbe aumentare. Il condizionale è d’obbligo visto che, come ogni anno. la certezza si avrà solo con l’approvazione della finanziaria. L’incremento previsto andrebbe, nelle intenzioni Ministeriali, a incrementare il montepremi medio per giornata. Infine, sulla base delle prime elaborazioni, che tengono conto anche del numero di cavalli in allenamento, le giornate di corse dovrebbero essere 780 per il trotto, 380 per galoppo in piano e ostacoli.
In definitiva un lavoro pregevole che ha evidenziato lo stato dell’arte, sia riportando un importante storico dei cavalli in attività nell’ultimo biennio sia delineando in maniera precisa il numero, la tipologia e la collocazione geografica dei cavalli oggi in attività in Italia. Dati questi basilari per definire le migliori scelte per il prossimo anno. Le Categorie hanno anche avuto modo al termine dell’esposizione di dare una prima loro valutazione di quanto esposto, ma ovviamente si è potuto solo definire alcuni aspetti generali e ogni più approfondita considerazione andrà fatto dopo uno studio più approfondito dell’elaborato, che sarà la base su cui verranno inviate valutazioni e proposte