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19 giugno 2017 - E’ senza dubbio una bella ed importante opportunità quella di poter vedere il proprio scritto selezionato, quindi editato (come e-book) e messo in distribuzione da una casa editrice: nell’era della comunicazione digitale, Equitare Casa Editrice ha infatti deciso di aprire la sezione “e-book”, riservandola principalmente ai suoi lettori e alla loro creatività.
Si è parlato tanto di rispetto del cavallo, gestione naturale, sue necessità fisiche, fisiologiche e mentali. Oggi vorrei parlare di quali sono i nostri doveri fondamentali nei confronti del cavallo.
I contesti in cui il cavallo moderno vive sono sempre molto lontani dalle condizioni naturali in cui
quest'animale si è evoluto.
Per bene che si cerchi di fare, dobbiamo tenere presente che il cavallo domestico ha bisogno di noi. Il concetto di benessere equino ha molte sfumature individuali, ognuno lo interpreta a suo modo in base alla formazione personale.Ci sono persone, nella vita e nello sport, che fanno di tutto per conseguire l’obiettivo prefissato, giocando anche “sporco”.
Ne esistono altre che percorrono strade più lunghe per arrivare a destinazione o si rendono conto di dover effettuare deviazioni che li fanno giungere alla meta più lentamente o in maniera meno appariscente. Otterranno un trofeo in meno ma una gratificazione personale incalcolabile perché agiscono spinti dalla passione e dalla consapevolezza di realizzare qualcosa che li soddisfa davvero.Nell’ambito dell’impiego degli animali come ausilio terapeutico ed educativo si ha sempre maggiore necessità di protocolli scientifici di riferimento per valutare l’idoneità dei soggetti che verranno utilizzati, il loro stato di benessere iniziale e per monitorare il loro comportamento durante le sedute con i pazienti umani. Gli studi riguardanti questo argomento hanno prevalentemente riguardato il cavallo, pervenendo ad un modello di valutazione degli standard nella selezione, nell’allenamento e nel mantenimento di cavalli impiegati specificatamente per la terapia per mezzo del cavallo (TMC), unitamente all’idoneità della conformazione, la qualità dell’andatura e del temperamento.
Che noia, che barba, che noia dover fare la zia bacchettona: mi vien da ridere, ma evidentemente é il mio turno.
Scelte, decisioni, tempi velocissimi in cui doverle prendere....questo sempre, ormai oggigiorno. Figuriamoci per un cavaliere/ amazzone impegnato in gara!
E guai a lasciar perdere i particolari, i dettagli! Uno dei motivi per cui questo complesso sport é così divertente.Ogni anno, nel corso delle presentazioni ufficiale di Fieracavalli, ci viene raccontato che la manifestazione scaligera intende porsi come luogo nel quale sviluppare strategie e cultura equestre, ed ogni anno questo annuncio rimane nell’universo delle pie intenzioni… e il mondo reale dei cavalli è sempre meno rappresentato. Quella a cui abbiamo assistito è stata una manifestazione schizofrenica sospesa tra l’élite della Coppa del Mondo e la fiera della porchetta; tra dichiarazioni e convegni sul benessere animale e una sorta di sfruttamento intensivo degli spazi...
Caro Direttore, avere la ventura di poter osservare il mondo dei cavalli in Italia da un altro Paese aiuta (per quanto è concesso a noi umani) ad avere una visione delle cose più ampia e quindi- forse - più neutra. C’è una cosa che salta agli occhi spiluzzicando qua e là tra i giornali on line, e ovviamente su facebook, un livello di discussione sospesa tra vecchi principii (sottolineo vecchio e non tradizionale) e nuovi elementi di una modernità confusa...
IL LABORATORIO di CAVALLIaMILANO (15-18 ottobre) è spazio aperto a tutte le idee e le esperienze che portino a tutelare veramente il cavallo sotto l'aspetto psico-fisico. Il progetto "Laboratorio di CAVALLIaMILANO nasce e cresce per far conoscere e promuovere sempre di più la cultura dell’equitazione, di come, cioè, conoscere e comunicare con i cavalli, siano essi da affezione o sportivi...