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Se, come dice un vecchio adagio cinese, le donne sostengono una metà del cielo, in un ippodromo sono l’altra parte del turf. Di questo se ne accorse ben più di cento anni fa, Giuseppe De Nittis che alla fine del 1800 si fece interprete della vita mondana. Impressionista, italiano che trovò a Parigi la sua fortuna, levò il suo sguardo dalla pista e in “Alle corse di Auteuil” lo posò su una elegante signora, in piedi sulla seggiola, come usava ai tempi negli ippodromi e la raffigurò così, bellissima e charmant, alle spalle di un uomo, intenti entrambi a guardare una corsa.
E’ passato un anno in cui Gold Mine racconta le sue avventure e la sua vita specchiandosi in quella delle persone che incontra.
E’ stato partecipe del suo cambiamento. Ha salutato il compagno di scorribande e carote nel paese dei balocchi e incominciato il percorso scolare dell’ABC del dialogo, scoprendo nei due gambe le persone speciali che gli hanno permesso di provare l’abilità del divertirsi insieme.
Sabato 8 Aprile a Roma, dalle 18 alle 20, presso il MAXXI - Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, Francesco De Giorgio parlerà di Animalità, all'interno del progetto al "Cospetto degli animali".
Cosa vuol dire parlare oggi di Animalità, quali implicazioni comporta e su quali e quanti piani si dipana un ragionamento articolato, che allo stesso tempo riceve e rinvia contributi provenienti da moltissimi campi disciplinari scientifici, filosofici, politici, ma anche applicativi? Pensando ai cavalli, cosa significa recuperare il loro patrimonio animale e cosa significherebbe preservarlo?Gente “strana” quella dell’Endurance. Che esce dagli schemi, che ne combina di tutti i colori. Gente di cavalli, senza dubbio. Forse percorrere con il loro compagno di gara ore ed ore di percorsi, la condivisione di chilometri e chilometri macinati tanto in allenamento quanto in gara, ha fatto si che si creasse un rapporto più profondo, più intimo con il loro cavallo e che questa simbiosi diventasse sempre più profonda, fin quasi ad una fusione dell’uno nell’altro. Questi enduristi denotano un grande spirito di indipendenza ed una parte “selvaggia” che, nonostante tutti i tipi di doma usati, ogni tanto esce fuori prepotentemente.
Lo abbiamo visto venerdì 17 febbraio, alla Fiera di Roma.
Lunedì, con l'elezione di Marco Di Paola, abbiamo assistito – così speriamo e crediamo – alla conclusione di un lungo ciclo politico oramai divenuto autodistruttivo, anacronistico e “renzianamente” autocelebrativo, al tempo stesso vittima e carnefice in un nodo gordiano di circonvoluzioni che solo un colpo di spada poteva sciogliere. Quel fendente è arrivato. Per usare un termine abusato in questi giorni, un voto contro l'establishment...
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera inviata da Massimo Arcioni ai Presidenti dei corcoli Fise
Caro Presidente e collega,
un anno e mezzo fa, dopo il Commissariamento e dopo aver saputo che qualcuno si era approfittato della nostra fiducia perpetrando alle nostre spalle un dissesto economico incalcolabile, ho messo a punto insieme a molti di voi ed appassionati del cavallo, un'analisi che ci ha portato a comprendere le cause del fallimento della nostra Federazione.L’intervento di Giovanni Malagò, presidente del Coni, al seminario "Cavallo e Cavaliere tra tecnica, cultura e scienza” organizzato dalla Fise è suonato come un richiamo all’ordine a tutti gli iscritti della Federazione Italiana Sport Equestri. Una federazione che ha rischiato, a detta del massimo esponente del Coni, di fallire, anzi che avrebbe dovuto fallire se… ”questo fosse stato un paese serio”. Per gentile concessione - non vogliamo credere certo per mancanza di serietà - è stata solo commissariata. Questo comporterà però - ha proseguito Malagò - che niente potrà più essere...
IL COMITATO Pre-Lega Unione Ippica Italiana comunica: "L'Unire (Unione Nazionale Incremento Razze Equine) avrebbe dovuto “incrementare le razze equine” e, per molti decenni, prima che la politica ci mettesse le mani, va riconosciuto che ha assolto in pieno al suo dovere. L'Assi (Agenzia per lo Sviluppo del Settore Ippico) avrebbe dovuto “sviluppare il settore ippico”, ed ha completamente fallito il suo scopo. Poi, ed è storia recentissima, siamo andati direttamente sotto la gestione Mipaaf...































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