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Viva Presage Nocturne ! Inizio le riflessioni parlando del grigio ( via Verglas) da Wootton Basset ( oro puro per diventare stallone) . Ci mancherebbe e sapete perché ? Perché il “ragazzo” è sublime espressione della nostra migliore Cultura Mercuriana che ha trovato risposta e conferma in uno strettissimo quarto posto ( su 18) nelle Caulfied Cup, occhio un gruppo uno, laggiù, lontano , là dove lo ha portato il cuore generoso e sognatore del suo team.
Ammappelo che corsa ! Quasi quasi , se l'ordine di arrivo sarà quello auspicato, potrebbe anche darsi che , alla fine dell'anno, le Champion di domani ( tutto il pomeriggio su Equtv), sabato, ad Ascot sui canonici ( mica tanto per noi orfani di Newmarket) 2000, potrebbero anche essere la top race del 2025. l vero Turfman.
Non esageriamo… soltanto un suggerimento per i super appassionati. Almeno una volta nella vita ecco un viaggetto che andrebbe proprio fatto e soprattutto tra poco, molto poco. Ora ci sono diverse compagnie di viaggio aereo e non vi sarà difficile trovare un posto in aereo per la mattina presto, molto presto, di sabato 26 luglio.
Ogni stagione o epoca si dota di un retroterra culturale articolato, segue dei fondamentali di comportamento conseguenti. Ciò vale in senso lato nel costume, nella società, nella politica, nel pensiero. Non fa eccezione il mondo dell’ippica e quindi del Turf.
Il 21 ottobre, all’ippodromo di Ascot, è stata inaugurata una statua equestre di Lanfranco Dettori alla presenza dello stesso fantino, della Regina Camilla e dei membri delle Greencoats, le giubbe verdi che dal 1744 formano la guardia d’onore cerimoniale della monarchia. Un vero e proprio monumento, alto oltre due metri che rappresenta “il fantino”, non uno qualunque ma il più grande di tutti i tempi, “a ricordo permanente del contributo che Frankie ha dato alle corse britanniche”, come recita il comunicato stampa.
Doveva essere la grande giornata di Lanfranco “Frankie” Dettori all’Ippodromo Capannelle e così è stato.
Il leggendario fantino, capace di trionfare in oltre 500 corse di gruppo, di vincerne addirittura sette in un pomeriggio (accadde il 28 settembre 1996 ad Ascot tanto da far scrivere al Time che risultati del genere “trasformano gli uomini in dei”), di bere perfino un gin tonic con la Regina Elisabetta, è stato il protagonista di questo indimenticabile pomeriggio all’ippodromo Capannelle.Ascot E’ il meeting più famoso del mondo, cinque giorni di corse ad Ascot, oltre due milioni di sterline di montepremi in palio nelle trentacinque sfide internazionali. Il Royal Ascot da martedì a sabato sarà il momento più importante della stagione ippica ed anche un evento mondano. Il martedì programma tre corse di gruppo 1, con l’apertura alla prova più antica del meeting, le Queen Anne Stakes, sul miglio in dirittura, per i 4 anni ed oltre.
Ad Ascot è il “giorno delle signore”. O meglio, sarebbe stato se non si fosse messo di mezzo il covid 19.
Manca, così, la tradizionale parata dei cappellini colorati e a volte pittoreschi, da sempre parte integrante del più celebre dei meeting ippici. E’ davvero un peccato, ma, anche senza il pubblico, lo spettacolo è garantito.
Signori, giù il cappello: c’è la Gold Cup, la Coppa d’oro , corsa di gruppo 1,riservata agli specialisti del fondo, dai quattro anni in su. 4.014 metri da percorrere su un terreno reso un po’ pesante dalla pioggia, ma pur sempre agibile..






























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