Royal Ascot, per cinque giorni il centro del galoppo mondiale
Ascot E’ il meeting più famoso del mondo, cinque giorni di corse ad Ascot, oltre due milioni di sterline di montepremi in palio nelle trentacinque sfide internazionali. Il Royal Ascot da martedì a sabato sarà il momento più importante della stagione ippica ed anche un evento mondano. Il martedì programma tre corse di gruppo 1, con l’apertura alla prova più antica del meeting, le Queen Anne Stakes, sul miglio in dirittura, per i 4 anni ed oltre. Qui da mesi in antepost il favorito è uno dei cavalli più attesi di tutta la cinque giorni, quel Baaedd (da Sea the Stars) imbattuto in 6 corse disputate e con la monta di Jim Crowley (training di William Haggas) punta al settimo sigillo. Le Coventry Stakes sono una prova per due anni sui 1200 metri. Aidan O’Brien manda sul prato una coppia ambiziosa, con Ryan Moore che sarà in sella a Blackbeard, mentre Lanfranco Dettori sarà l’interprete di Age Of Kings. E’ solida la chance anche di Persian Force, un allievo di Richard Hannon imbattuto in 2 corse. Può inserirsi Royal Scotsmann, piaciuto a Goodwood nell’ultimo impegno. I velocisti saranno i protagonisti delle King’s Stand Stakes, sui 1000 metri. L’australiano Nature Strip, che si gioca a 5 contro 2, e l’americano Golden Pal (11/4 la sua quota) si sfideranno in un match molto aperto. Le St. James Palace Stakes, con i migliori tre anni impegnati sul miglio, sono il momento tecnicamente più interessante del pomeriggio d’apertura. Partirà favorito il laureato delle Duemila Ghinee Coroebus (si gioca a 4/6) ma non se la porta da casa perché ci sono due avversari tosti in grado di ‘dargli una corsa” come il cresciutissimo My Prospero, laureato delle Coral a Sandown, e Maljoom, che arriva dalle Duemila Ghinee tedesche dove ha mostrato una punta di velocità che potrebbe far valere anche in questo contesto di assoluto livello. Mercoledì è il giorno delle Prince of Wales’s, un confronto per cavalli anziani sui 2000 metri. Bay Bridge, sellato da Michael Stoute è rientrato alla grandissima in gruppo 3 a Sandown ed è il cavallo da battere di una corsa che ha nel giapponese Shahryar, vincitore dello Shema Classic e montato dal nostro Cristian Demuro, un’alternativa consistente. Sarà al via anche l’italiana Grand Glory, che Bietolini ha supplementato e per la quale è stato ingaggiato Barzalona. Quattro chilometri per la gloria sono quelli che percorreranno i concorrenti della Gold Cup, che si disputa giovedì. Tre soggetti in sede di pronostico sono i più appoggiati, molto vicini nella valutazione: il quattro anni Kyprios (da Galileo), un soggetto fresco allenato da O’Brien, cercherà di ripetere l’impresa riuscita a diversi giovani fondisti, che hanno una tradizione favorevole nella storia della Gold Cup; la leggenda Stradivarius, il campione da Sea the Stars che ha vinto tre volte questa corsa dal fascino unico, e Trueshan, l’erede di Planteur che è partente dubbio perché gradisce i terreni soffici e viene quasi sempre ritirato sul duro. Al venerdì l’attenzione è sulle Coronation Stakes, una corsa molto bella, dove c’è tanta attesa per vedere in pista la fantastica Homeless Songs, la figlia di Frankel che ha vinto nettamente le Ghinee Irlandesi battendo quella Tuesday poi laureata delle Oaks. L’imbattuta Inspiral (altra erede di Frankel) è la scelta di un top trainer come Gosden e arriva al vertice di Ascot fresca avendo saltato le Mille Ghinee a causa di un contrattempo. Dal miglio rosa di Newmarket giunge alle Coronation la vincitrice di quel giorno Cachet (Aclaim), poi non fortunata a Longchamp. La seconda delle Mille Ghinee, al sorpresissima Prosperous Voyage potrebbe ribadire che quel risultato non è stato casuale. Non va poi troppo trascurata Mangoustine, figlia di un sire come Dark Angel che si sta mettendo in luce come padre di stakes-winner e soprattutto cronometrica nel rendimento, quattro vittorie e un terzo posto in cinque corse. Sabato si chiude con le Platinum Jubilee Stakes sui 1200 metri. E’ la corsa dedicata ai settant’anni di regno della Regina Elisabetta, dalla dotazione ricchissima, un milione di sterline. Sarà una prova molto incerta un tema quello dei sei furlongs in dirittura che premia i velocisti americani e australiani, con gli europei al momento in sottordine.