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C’è voluto quasi un quarto di secolo ma, si sa, la Cavalleria è tenace.
Milano così, finalmente, ha un monumento dedicato all’Arma e ai suoi caduti. Lo scorso venerdì, alla presenza delle istituzioni di riferimento cittadine e militari, è stata infatti scoperta l’opera dello scultore Lorenzo Martinoli al Parco Vergani (lato via Pallavicino).Il 21 ottobre, all’ippodromo di Ascot, è stata inaugurata una statua equestre di Lanfranco Dettori alla presenza dello stesso fantino, della Regina Camilla e dei membri delle Greencoats, le giubbe verdi che dal 1744 formano la guardia d’onore cerimoniale della monarchia. Un vero e proprio monumento, alto oltre due metri che rappresenta “il fantino”, non uno qualunque ma il più grande di tutti i tempi, “a ricordo permanente del contributo che Frankie ha dato alle corse britanniche”, come recita il comunicato stampa.
Le Sale Nobili di Castello di Meleto (Gaiole in Chianti, SI) e le sue Cantine Storiche ospiteranno dal 10 dicembre al 10 gennaio le opere di pittura e scultura della mostra collettiva d'arte Cavalli al Castello.
Verona,Si è tenuta ieri mattina nel Padiglione 2 di Fieracavalli la proclamazione dei vincitori del concorso internazionale della mostra d’arte equestre Art&Cavallo – ideata dall’architetto Federica Crestani –, che giunge quest’anno alla sua terza edizione.
I tre vincitori per le categorie pittura, fotografia e scultura sono stati selezionati da una giuria tra più di 150 artisti provenienti da tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Australia passando per Croazia e Germania. ospita la prima collaterale di Art&Cavallo a Palazzo Balladoro.
Davanti all’entrata dell’Accademia delle Belle Arti di Carrara mi fermo: le cave che hanno scavato le montagne, che ne hanno tagliato il cuore, sono un bagliore lontano, ma sempre presente alla vista. Non c'è modo qui di alzare lo sguardo e non trovare questa ferita profonda che scava il paesaggio, che lo caria di anno in anno.
Due ragazze giapponesi parlano tra loro sedute sui gradini. Quest’oro bianco ha dato un carattere di internazionalità e arte a una città che è poco più che un paese, una cittadina di provincia che ha avuto nel marmo la sua fortuna.
ALL’INDOMANI della sfortunata prova dei cavalli italiani partecipanti al Prix d’Amerique 2009 a Parigi, preferiamo soffermarci su altri cavalli, sempre collegati all’Italia, di cui la Capitale francese si è potuta fregiare seppure per brevissimo tempo. Alludo alla quadriga bronzea posta sul superbo monumento...
IL CAVALLO è senz’altro l’animale più rappresentato nella storia delle arti figurative. Basta girare lo sguardo nelle vie e nelle piazze delle nostre città per renderci conto della sua presenza nei monumenti equestri, nei fregi di antichi palazzi, sui muri di castelli e vecchie ville patrizie (dove in fondo era di casa), per non parlare poi della sua massiccia presenza nei quadri presenti nelle chiese e nei musei...
C’E’ STATO UN TEMPO in cui gli atleti e lo sport rappresentavano nell’arte uno dei temi prediletti: Policleto, Mirone, Lisippo, per nominare i più noti scultori della grecità, hanno consegnato ai posteri le immagini superbe di un’umanità vigorosa, che intendeva lo sport come disciplina e scuola di valori, prima che bellezza e forza fisiche. Anche nella civiltà romana lo sport continuò ad alimentare l’arte e ce lo testimoniano opere celebri, come la scultura in bronzo de “Il pugilatore delle Terme”, o le corse delle bighe dei mosaici di Piazza Armerina, in Sicilia...






























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