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Questa rubrica è uno spazio generoso e colorato che Cavallo 2000 ha pensato di mettere a disposizione dei suoi lettori. Si chiede infatti proprio a voi, che leggete, di raccontarvi attraverso i cavalli o attraverso un cavallo speciale.
Fine anno è tempo di auguri e bilanci e anche chi scrive non può esimersi dal guardarsi indietro e pensare alle proprie esperienze, ai volti, alle storie che gli sono state raccontate e che a sua volta ha dovuto riconsegnare a chi legge.
Parecchie generazioni, forse tutte, di appassionati ippici sono cresciute e hanno fortificato la loro militanza colta avendo sempre bene in mente, oltre al resto, uno dei tanti precetti fondamentali che ci ha lasciato Federico Tesio , quello che in altre parole poneva il “pezzo di legno” posto al termine del percorso di 2400 metri del derby di Epsom ovvero il palo di arrivo come il momento più alto e certo della Selezione che poi era, è ancora e sempre sarà il fine ultimo intellettuale della esistenza del Turf.
Proprio all’inizio degli anni 2000, inevitabilmente se non giustamente, in Italia furono legalizzate praticamente tutte le forme di gioco o scommesse possibili. In quel momento il movimento complessivo dei giochi allora leciti ( Lotto e derivati, Totocalcio e Ippica) ammontava a circa 6 miliardi di euro e di questa cifra la metà era costituita da scommesse effettuate sull’ippica a vario titolo.
Gold Mine Mi faccio molte domande a dicembre. Un mese particolare. Scopro negli occhi umani tanta emozione. Mi chiedo sempre come mai. C’è una luce diversa che scalda non solo il corpo ma anche il cuore. E poi il traffico si intensifica, il traffico dei motori e dei pensieri. Troppa confusione per mettere ordine alle idee di un anno. Dell’anno che ci ha fatto crescere un po’ di più. Per i bimbi anche in altezza, ma per gli adulti? In che cosa siete cresciuti?
Caro Direttore
leggo sul sito il comunicato, piuttosto generico nell'articolazione ma ben chiaro nella sostanza, dell'ex sottosegretario del Ministero delle Politiche Agricole, Giuseppe L'Abbate, relativo all'ordine del giorno presentato e accolto dal Governo sulla riforma del comparto ippico, lo scorso 8 aprile. Il nodo della proposta, già esplicitata dall'on. L'Abbate circa sei mesi fa, verte sulla separazione tra le attività di allevamento e selezione, lasciate all'Agricoltura, e quelle sportive, trasferite a una nuova struttura nell'ambito del CONI.
Curve a gomito e tutte in salita. Un rosario di giorni arrancati, il 2020. L’ultimo, poi, come il traguardo di Dorando Petri. Che arriva alla fine della maratona, ai Giochi Olimpici di Londra 1908, sorretto dalle mani solidali di un giudice di gara, prima di schiantare, mente offuscata e svuotato di forze, in terra.
Salvo qualche altra ira di Dio, su cui i titolati di scienza (su coscienza sospendiamo il giudizio) tornerebbero di sicuro a giocarsi primati e prestigi a pari e dispari mentre, di sponda, donne e uomini della politica li inseguirebbero chi scodinzolando e chi abbaiando, tocca all’anno nuovo voltare pagina.
IHP comunica "Nel 2017 l’Istat, che procede secondo la metodologia di raccolta dati a campione, ha indicato che gli equidi macellati erano stati 28.181, mentre il Ministero della Salute, attraverso la Banca Dati Nazionale dell’Anagrafe Zootecnica (BDN) ne aveva registrati 46.053: il crollo del consumo della carne di cavallo - paventato in alcuni recenti comunicati che si sono basati sui dati Istat - in realtà non c’è mai stato.