Fieracavalli 2025, tra luci e ombre della passione equestre
Tra gli elementi di maggior rilievo di questa 127° edizione di Fieracavalli c’è il padiglione Iberian Horses che ha acceso dibattiti per la gabbia nera posizionata al suo interno, in cui soggiornavano tre cavalli. Il padiglione spagnolo ripensato dal designer Henry Timi, ha unito arte, materia e cultura equestre nella celebrazione del cavallo iberico, valendogli il premio “San Zeno”.
Tuttavia, la grande installazione nera a forma di gabbia contenente cavalli vivi, ha suscitato non poche polemiche: per alcuni opera simbolica, per altri immagine di prigionia più che di libertà animale.
Altra novità in fiera, il ritorno delle corse al galoppo e delle prove in siepi, dopo 25 anni di assenza da questa kermes; una pista di 200 metri, in cui si è svolta la simulazione di una gara di galoppo con partenza dalle gabbie, in un ambiente però che ricordava più una corsa su strada che la pista dell’ippodromo, dove quel rettilineo sarebbe un’immagine onirica!
In ambito sportivo le finali del Cavallo da Sella Italiano e il salto ostacoli, con le giovani promesse e la tappa italiana della Longines FEI Jumping World Cup™. Emozionanti le celebrazioni per i 100 anni del cavallo Murgese, simbolo della biodiversità equina italiana. Originario dell’alto piano della Murge, in Puglia esso è tra le razze equine italiane più antiche, quest’anno ne ricorreva il centenario dell’albo genealogico, istituito nel 1925. E’ stata organizzata una sfilata di cavalli Murgese con l’asino di Martina Franca e dell’arma dei Carabinieri, celebrazioni conclusesi con la premiazione di un esemplare con la fascia tricolore, da parte del Ministro Francesco Lollobrigida.
L’atmosfera generale è stata vivace e folkloristica, tra rappresentanze regionali, costumi tradizionali e carretti decorati, ma non sono mancate criticità, come gli spazi ridotti per i piccoli pony, figuranti siciliani vestiti a tema con tanto di lupara.
Tra i progetti più apprezzati per il pubblico dei non professionisti o addetti ai lavori: Horse Safety Loop (per la sicurezza animale), il Pony Village e le fattorie didattiche dedicate ai bambini.
Fieracavalli 2025 ha offerto spettacolo, sport e cultura, ma ha anche stimolato riflessioni etiche: quando l’arte usa animali vivi, il confine tra celebrazione e costrizione è sottile. Il cavallo, simbolo di libertà e alleato dell’uomo da secoli, merita sempre rispetto e autonomia anche nelle forme più artistiche della rappresentazione.
























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