BUON NATALE da Gold Mine & Me il monologo
Gold Mine Mi faccio molte domande a dicembre. Un mese particolare. Scopro negli occhi umani tanta emozione. Mi chiedo sempre come mai. C’è una luce diversa che scalda non solo il corpo ma anche il cuore. E poi il traffico si intensifica, il traffico dei motori e dei pensieri. Troppa confusione per mettere ordine alle idee di un anno. Dell’anno che ci ha fatto crescere un po’ di più. Per i bimbi anche in altezza, ma per gli adulti? In che cosa siete cresciuti? Vi siete migliorati? Vi siete arricchiti? Vi siete formati? Siete avanzati? Siete aumentati? Vi state facendo queste domande? Perché il Dicembre, col Natale, porta anche a questo: a riflettere sul chi e sul come siamo diventati dopo l’agility del 2021. Parlate di voi, vi guardate dentro e osservate fuori, quello che accade oltre, e ancora oltre per estendere al mondo così vasto e così complesso sempre dettato da questo VOI UMANO che ne fa da padrone… Osservate e poche volte l’azione prende il sopravvento. Eppure è col fare che si cresce, a volte sbagliando, ma è col fare che si capisce. Uomini decisi nell’indecisione, paratici ma alquanto teorici è ora di capire che vi è un fermento dettato da piccoli passi che piano piano vi fanno fare una strada. La strada di una settimana, la strada di un mese, la strada di un anno e il percorso della vita. Dov’è la vostra luce? Vi osservo, giovane e furbetto con le scorribande di un puledro impertinente che “sa’ da giudica’” un poco perché non siete perfetti e il Natale fa ammenda. Felici e contenti non è per tutti e bisogna rispecchiarsi in se stessi per vedere se c’è una luce, una luce che rimandi al bene, a quel bene che vi veste di rosso e che vi dona energia, forza, vigore e che vi fa essere, tutti un po’ Babbo Natale.