Salto ostacoli: Italia ancora un posto a bordo campo.
Al tempo in cui, alle elementari, gli scolari si presentavano in classe con il grembiule blu e il fiocco bianco, quelli più somari finivano dietro la lavagna. Ieri nella Coppa delle Nazioni di Falsterbo (SWE), l’ultima alla quale prendeva parte l’Italia del salto ostacoli prima dei Mondiali di Herning (DEN, 8/14 agosto), una punizione così pesante è stata evitata dal team azzurro (in ordine di partenza Francesca Ciriesi/Cape Coral, Riccardo Pisani/Charlemagne, Filippo Bologni/Quilazio, Emanuele Gaudiano/Chalou) classificatosi sesto (20 penalità) dietro Belgio (4), Paesi Bassi (5), Gran Bretagna (8) e Norvegia (9).
Dopo il quartetto patrio, sono giunti i padroni di casa (24) e Svizzera (24). Il dettaglio degli errori dei binomi italiani - scelti dal c.t. FISE Marco Porro - è stato 4/4, 0/4, 4/ritirato, 12/4. Davvero non esaltante e con un solo percorso netto. Aver concluso davanti a svedesi ed elvetici purtroppo non fa testo, i loro migliori li vedremo nel paese di Amleto; quello che pesa è che quest’anno in quattro Coppe delle Nazioni a 5 stelle e ostacoli a 1,60, il podio l’Italia l’ha visto sempre e solo da bordo campo, con una sequenza semplicemente allarmante: Piazza di Siena 9° posto/su 10 Nazioni, Rotterdam 8°/8, Knokke eliminata/9, Falsterbo 6°/8. E il futuro è altrettanto grigio scuro. Agli Europei giovanili di Oliva (ESP), con Marco Bergomi alla guida, la squadra azzurrina Junior (18 Nazioni al via) è stata eliminata dopo il primo round e quella Young Rider (17 Nazioni) ha ottenuto il 7° posto. Da notare che il Belgio, Paese di grandi allevatori, ha vinto le tre classifiche: Falsterbo, Oliva Junior, Oliva Young Rider. 19:08 15/07/2022