Caprilli, la vera rivoluzione equestre
Do per scontato che la maggioranza dei lettori di questo giornale abbiano assistito ad una gara di salto ostacoli. Forse però non tutti sanno che l’attuale disciplina di salto ostacoli deriva da una esigenza militare necessaria e strategica nata da una intuizione di un ufficiale Italiano tra la fine dell’800 e i primi anni del 900.
Tutto ebbe inizio a Livorno , quando alle cinque del mattino dell’8 aprile 1868 nasce un bambino destinato a rivoluzionare l’equitazione di quei tempi, riconosciuto in tutto "il mondo tanto da meritarsi poi l’appellativo di genio dell’equitazione.
Ma come sappiamo ad ogni inizio corrisponde sempre una fine, e puntualmente tutto finì prematuramente,quando quel bambino cresciuto tra un collegio e l’altro , tra una punizione e l’altra , tra una donna l’altra, divenuto adulto ed all’apice del suo successo e notorietà, a 39 anni cadde da cavallo , battè la testa e morì a Torino il 7 dicembre del 1907.Questa è la versione piu accreditata, ma la sua morte ancora oggi è avvolta da mistero.
Non intendo qui scrivere dei suoi 39 anni di vita , ma per capire l’immenso valore e l’importanza delle sue intuizioni è necessario riportare alcuni episodi significativi.
E questa è la storia di Federigo Caprilli detto Ghigo.
Caprilli aveva tre anni quando il padre Enrico muore improvvisamente di infarto. La madre si risposa con Carlo Santini , un ingegnere edile , molto amico di Enrico.
Carlo Santini si trasferisce con tutta la famiglia a Roma per ragioni di lavoro.
Federico aveva 7 anni quando arrivò a Roma. E’ un bambino sveglio , a Roma ci sono tante attrazioni. Federico è il classico monello, e cosi , per il suo bene, il padre Carlo Santini lo fa entrare nel convitto dei gesuiti a Terni, porta di ingresso al collegio militare.
Nel 1886 all’età di 18 anni viene ammesso all’accademia militare di Modena. Alla visita per l’ammissione al Corso cavalieri Caprilli risulta essere alto m 1.84, ma secondo gli esaminatori ha il busto troppo lungo e le gambe troppo corte, non adatto all’equitazione questa è la sentenza.Fine dei giochi.
Ma il destino a volte ci mette una pezza. Un suo compagno durante la visita si sentì male e cosi Caprilli fu ripescato e assegnato al corso di cavalleria al posto del suo sfortunato compagno.
In Accademia conosce il Conte Emanuele di Bricherasio,futuro vero fondatore della FIAT. Figura importantissima nella vita di Federico.Ne nascerà una profonda amicizia.
I due si aiutano a vicenda, Emanuele aiuta Federico nello studio e nei compiti , Federico lo aiuta con le ragazze. Federico era alto , sfrontato , solare ,bello nella sua divisa da cadetto, le ragazze lo guardano e lui ricambia molto volentieri. Le donne faranno sempre parte della sua vita , dalla prosperosa cameriera di una taverna di Firenze alle nobildonne dell’alta società.
Nel maneggio dell’accademia militare di Modena Caprilli sale, seriamente, per la prima volta a cavallo. Due anni dopo viene congedato, sottotenente di cavalleria, col minimo del punteggio, ed assegnato prima al reggimento di cavalleria Piemonte Reale a Saluzzo (Torino) e successivamente alla scuola di cavalleria di Pinerolo.
Capo Istruttore della scuola di Pinerolo è il Cavalier Cesare Paderni. Paderni è un civile ed è stato istruttore alla scuola di perfezionamento a Vienna. Conosce e insegna alla perfezione l’equitazione accademica, l’alta scuola , ma è anche considerato un progressista.
Il Cavalier Paderni voleva una cavalleria che sapesse galoppare in aperta campagna, saltare fossi ed ostacoli naturali. Infatti Nel 1883 pubblicò un opera dal titolo “Regole di Equitazione sul modo di saltare e superare gli ostacoli.” Le idee c’erano , Paderni aveva visto bene sul futuro della cavalleria. Anche in Francia intorno al 1850, prima del Cavalier Paderni, il conte D’Aure aveva avuto la stessa intuizione.
Entrambi grandi innovatori, studiarono, sperimentarono una equitazione diversa da quella prescritta dai regolamenti del tempo, equitazione finalizzata ad un uso militare.
A Pinerolo, Paderni per 25 anni, prima di essere estromesso, si divise nell’insegnare l’alta scuola e l’equitazione di campagna. Tuttavia a Paderni mancarono quelle intuizioni , quelle osservazioni che non permisero di creare un metodo, una scuola.
Fu proprio in quell’anno, 1888,che Caprilli capisce , intuisce, vede quello che per oltre 4000 anni nessuno aveva visto, e inizia la rivoluzione che porterà alla nascita del Sistema di equitazione naturale, la monta Italiana. Segue …