Ricerca: marialucia galli
La chiamano ‘distruzione creativa’. Se crei, non puoi non distruggere. Inevitabile, si dice. Anzi necessario, si ribadisce. Senza, il futuro stesso, arrivano a dire, si accartoccia in patetica illusione. Un modo davvero faticoso di stare al mondo: la morte come prezzo della resurrezione, la resurrezione come risarcimento della morte.
La casa editrice More Than a Horse ha riportato in libreria ‘ L’ostacolo dei sogni’. Ben fatto! Perché se dici ‘ il cavallo in letteratura’ dici Patrizia Carrano. E se dici Patrizia Carrano, dici amore e rispetto per il cavallo. Letteratura, Cavallo, Carrano: triangolo di cultura e passione. Chi ha letto questo e gli altri libri della nostra Patrizia (spero perdonerà l’incontrollata spontaneità del ‘nostra’) sa di cosa stiamo parlando.
Al primo vederli fu terrore puro. Difficile anche capire cosa fossero quegli strani esseri ricoperti di metallo, mezzi uomini e mezzi animali. Dei? Antichi progenitori che, come narravano molte leggende, ritornavano dal mare? E cosa fare per sfuggire alla loro ira?
Devono essere state più o meno queste le sensazioni che hanno invaso la mente dei popoli del sud America quando, per la prima volta hanno visto avanzare le armate degli spagnoli. Dopo è stato un bagno di sangue. La voracità negli occhi di quegli uomini, la loro brama dell’oro, si scontrava con lo sguardo a volte mesto a volte quasi partecipe delle loro cavalcature.
Un accordo importante che guarda al benessere del cavallo sportivo. Maggiori controlli, ricerca e formazione sono solo alcuni degli obiettivi comuni di FISE e UnireLab che, oggi a Piazza di Siena, hanno annunciato una nuova partnership.
Grazie alla collaborazione di UnireLab la Federazione Italiana Sport Equestri potrà ampliare il raggio dei controlli anti-doping, aumentando di numero per andare a coprire anche quelle attività dove gli esami, per problemi di costi e numeri, non venivano effettuati.
Tiziano Bedostri se ne è andato. Un incidente automobilistico, avvenuto ieri, 13 maggio, sulle “sue” montagne se l’è portato via lasciando un vuoto, non solo affettivo, che sarà difficile colmare. Per chi scrive era un amico con cui confrontarsi, discutere, progettare.
FRANCO, VITTORIO E GIULIANO stanno tutti e tre in manicomio. Per ragioni diverse, dicono. Però, a sentirli parlare, non si direbbe che queste ragioni siano, poi, così tanto diverse. Comunque lasciamo andare, perchè adesso sarebbe troppo lungo, e anche complicato, spiegare come fanno ragioni diverse ad esserlo meno di quanto sembri. Fatto sta che tutti e tre vivono in mezzo ai matti.
Girovagando per una scuderia deserta, durante un torrido agosto romano, la mia attenzione fu catturata dal particolare comportamento di una giovane e simpatica purosangue araba. Si trattava di una cavalla fortunata. Una di quelle, per intenderci, che aveva potuto fruire, durante tutto il periodo estivo, della presenza quasi costante del suo cavaliere o, in momentanea assenza di questi, di un nutrito numero di amici (di entrambi), mobilitati a turno a portarla fuori, farla sgambare un poco e, perché no, rimpinzarla di coccole e carote.
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