Nel trotto ippodromi chiusi per due giorni
IL TROTTO si ferma per due giorni. Ippodromi chiusi mercoledì 13 e giovedì 14 agosto. Saltano le riunioni di Albenga, Follonica, Modena, Cesena (con la corsa Tris), Treviso, Pontecagnano, Civitanova Marche e Garigliano (comune di SS. Cosma e Damiano). Si corre solo a Siracusa.
A nulla sono serviti gli incontri ai massimi livelli nella giornata di lunedì. A nulla sono servite le soluzioni alternative, come quella proposta da Cesena, che non solo ha ritardato di 24 ore la dichiarazione dei partenti ma poi l’ha posticipata di un’altra ora.
Due giorni senza trotto in Italia hanno costretto l’apposito team dell’Unione Nazionale Incremento Razze Equine ha un lavoro supplementare per colmare i vuoti nei palinsesti delle Agenzie Ippiche e dei nuovi corner: cosa che è stata compiuta “saccheggiando” le corse estere.
Lo sciopero, o serrata che dir si voglia, del trotto in questo caso è sinonimo di rabbiosa reazione al calo del montepremi quantificato dall’Unire in qualcosa in più dell’11 per cento su base annua e nella realtà in una riduzione per gli ultimi mesi dell’anno che proprietari, allenatori, drivers e lavoratori in genere ritengono intollerabile per alcune piazze.
La morale della favola è molto semplice:
1)nel trotto per ora hanno vinto i falchi, ossia la stragrande maggioranza dell’ala oltranzista, che a quanto pare non si riconosce nel neonato Comitato di crisi, orientato verso una strategia di contestazione più blanda
2)il consiglio di amministrazione dell’Unione Nazionale Incremento Razze Equine si trova a dover fronteggiare una situazione che non ha vie di fuga e di cui è fortemente responsabile: il pesante calo degli introiti derivanti dal movimento delle scommesse sulle corse dei cavalli è stato sempre sotto gli occhi di tutti per cui è stata una inutile, pietosa bugia l’aver continuato a promettere il mantenimento del montepremi allo stesso livello del 2007
3)al Governo si chiede di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale con un intervento immediato e vigoroso per la sopravvivenza del settore, dimenticando, quanto meno, che su Berlusconi e i suoi ministri incombe sempre lo spettro degli “aiuti di stato” proibiti dalla Comunità Europea
4)ai ministeri dell’agricoltura e delle finanze si chiede di muoversi a favore dell’Ippica e dei suoi lavoratori ma si dà il caso che il dialogo tra i due dicasteri e l’Unione Nazionale Incremento Razze Equine, ossia il massimo organismo rappresentativo dell’Ippica, sia pressoché inesistente
5)l’Ippica ancora una volta ha dato prova di essere afflitta da un male incurabile quale è la sua frammentazione in cento Categorie e in cento sigle: in queste condizioni come si può ipotizzare un progetto di rilancio da tutti condiviso?
Il Galoppo non è mai stato barricadero e anche in questa circostanza continua la propria attività come se niente fosse.
I falchi del trotto per ora hanno vinto. Una giornata cruciale sarà quella di mercoledì 13 agosto, quando si dovranno dichiarare i partenti per le corse del week-end di Ferragosto (venerdì 15,sabato 16 e domenica 17): sono in ballo eventi importanti come il Gran Premio internazionale a Montecatini e la finale Superfrustino, torneo per drivers professionisti, a Cesena. Chi vivrà, vedrà.






















.jpg)




