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PISA. Una gran bella giornata di corse, quella della 134a edizione del Premio Pisa all'ippodromo di San Rossore, sole e clima tiepido, 6000 mila spettatori che hanno detto 'si va alle corse' e hanno apprezzato anche le tante iniziative collaterali allestite dall'Alfea.
PISA. E' la Milano-Sanremo dell'ippica, la prima classica del galoppo, la stagione primaverile che da Pisa con il gran premio intitolato alla città porta alle classiche di Roma, Parioli, Regina Elena e Derby prima di passare il testimone a San Siro per il giugno delle Oaks e del Milano. Domenica è tempo della 134a edizione del Premio Pisa, rendez-vous per i puledri di tre anni sul miglio di pista grande.
ISA. Su quel viale delle Cascine che da Barbaricina porta all'ippodromo di San Rossore al mattino i cavalli si muovono al passo. Un plotone di purosangue con le insegne di scuderia sui copertina, nella quiete di quei corridoi in sabbia a poche migliaia di metri dalla Torre Pendente. Si preparano le classiche a Pisa. E domenica è già tempo di poules, il Rook per i maschi e l'Andreina per le femmine. La storia dice che da qui si può andare al Pisa, al Regina Elena e al Parioli.
PISA. Il Prato degli Escoli manda in scena una domenica di pregio, belle corse con attori di valore, in diverse condizionate che ricordano figure di spicco legate all'ippica pisana.
Una corsa di galoppo “storica” come il premio ‘Pisa’, che domenica manda in scena sul tappeto verde del Prato degli Escoli la sua 133a edizione, nasconde nelle sue pieghe statistiche, curiosità, aneddoti. Le statistiche piacciono sempre perché offrono un quadro delle varie epoche.
PISA. Il Paese dei cavalli domenica ricorda uno dei suoi figli che ne hanno illustrato la storia ippica, il grande Enrico Camici. Fu fantino di De Montel e di Federico Tesio, vestendo il biancorosso con croce di Sant'Andrea della Dormello Olgiata. Fu il fantino di Ribot ma anche di Ortello. Sono le cifre a disegnare meglio di ogni commento la carriera di Enrico Camici.
Oggi presentiamo la fase finale della stagione di corse iniziata il 22 ottobre, che culminerà quest’anno domenica 2 aprile con il 133° Premio Pisa. Dopo due anni difficili e molto sofferti, a causa dell’emergenza sanitaria e delle relative restrizioni, nella parte autunnale della stagione 2022-23 l’Ippodromo di San Rossore è tornato alla normalità quanto a presenze di pubblico, attività dei servizi e della ristorazione, eventi collaterali.
IL'ippodromo di San Rossore riapre i battenti per la sua disciplina più tradizionale: le corse al galoppo. Lo farà sabato 22 ottobre, giornata di apertura di una stagione che si protrarrà fino alla domenica 2 aprile 2023 allorché si disputerà il 133° premio “Pisa”.