Ribot, Nearco ed i capolavori di Tesio
Proprio cosi ! 90 anni orsono nasceva, 1935, il capolavoro immenso del Senatore, gloria del Turf mondiale. Già… sarà veramente stato lui il capolavoro oppure…..Proviamo a fare chiarezza e mettiamo qualche paletto.
Se consideriamo i traguardi raggiunti in corsa penso si sia tutti d’accordo nel definire Ribot come capolavoro di Federico Tesio. Attenzione : il Mago di Dormello ( occhio perché non aveva visto correre Ribot) ha sempre definito come il più eccezionale cavallo mai allenato Cavaliere d’Arpino e il parere del Senatore è obbligatorio considerarlo indiscutibile. Tanto più che LUI lo aveva definito tale pur ben sapendo che aveva le ruote sgonfie.
Quindi chissà cosa aveva intravisto nel figlio di Havresac ( per cercare St Simon) , immaginiamo la perfezione assoluta. Lo riteneva sopra Nearco, Niccolò, Navarro, Toulouse, Donatello e il Botticelli che era riuscito a vedere fino al Parioli. Il Cavaliere purtroppo fu inespresso, quattro corse e quattro vittorie tra cui il Milano ma resta una proposta, una suggestione .
Noi dobbiamo circoscrivere la scelta a due Campioni espressi : Nearco e Ribot. Il figlio di Tenerani , come detto, se consideriamo i risultati in pista è per forza il Capolavoro : due volte Parigi e anche le King George. Tuttavia il tempo ci può far dire, a nostro avviso aldilà di ogni ragionevole dubbio come nei film americani, che in assoluto Nearco è a considerarsi il Capolavoro ineguagliabile non solo di Federico Tesio ma di tutto il Turf mondiale da appunto 90 anni a questa parte.
Innanzitutto perché Nearco è stato fuoriclasse in corsa e poi perché, come tutti ben sappiamo, oggi , dopo 90 anni dalla nascita, circa l’80% dei campioni che si affermano in corse di selezione in tutto il mondo discende da Nearco, il nuovo Adamo del Galoppo mondiale.
Ciò oltretutto accade non attraverso un solo continuatore ma grazie a più linee di sangue che nel tempo si sono passate il testimone. Su tutte quelle di Northern Dancer, Royal Charger e Nasrullah , giusto per intenderci. Metterci adesso a elencare i discendenti giganteschi del fenomeno è superfluo e richiederebbe molte pagine.
Sulla scrivania di ogni autentico ippico non può mancare la pubblicazione di Luigi Ferri : Nearco, il più Grande Cavallo di Tutti i Tempi. Titolo che sottoscriviamo e alla cui lettura vi rimandiamo perché davvero lì troverete tutto , origine, carriera, discendenti, contesto storico, sviluppo delle altre linee. Oltre 400 pagine preziose.
Neanche a dirlo il figlio di Nogara in carriera è stato imbattuto : Gran Prix de Paris , allora il derby d’Europa, sconfiggendo Canot e Bois Roussel e la crema dei tre anni europei, prima Il Milano , l’Italia, il Derby, il Parioli , il Tevere, il Gran Criterium, il Chiusura e il resto mancia. Ah, dimenticavamo la sua corsa più difficile : San Siro, una mattina di giugno : ai 3000 partono Nearco con Ursone ( un runner up di Milano) che dà gas dal primo metro e spinge al limite , ai 1600 dal palo li aspetta Bistolfi che parte , stile staffetta, con qualche metro di vantaggio. Ursone alla fine della curva è esausto, Bistolfi fresco allunga e raggiunge la sua soglia. Nearco non fa una piega, sulla sua schiena sarebbe rimasta in bilico una moneta . Ai 300, il fenomeno sposta, Bistolfi sente come una folata di vento al suo fianco e neppure vede passare Nearco che si allunga e chiude in scioltezza.
Il Senatore decise : dopo Milano si va a Parigi. Fu trionfo ad un anno dalla strabiliante rincorsa di Donatello dalla coda del gruppo fino al posto d’onore. Non solo , prima del Paris si disputò il prix Ispahan per miler. In pista Bistolfi : vittoria. Il Mago di Dormello , accennando ad un sorriso, ebbe la conferma che per questa volta poteva fare a meno dei suoi tradizionali amuleti : la vittoria di Nearco valeva riga! Buon compleanno eterno Campione dei nostri cuori !