''Quel cavallo di Troia nel mondo dell'ippica...''
DA FABIO CARNEVALI, presidente di Assogaloppo, riceviamo e pubblichiamo: "…e un enorme cavallo venne portato in dono. Le porte della città si aprirono per accoglierlo e appena entrato, dalla sua pancia uscirono i soldati eccetera eccetera… Fu con l’inganno e l’astuzia allora come oggi. Quante bugie contiene il Piano di Confindustria per l’ippica? Intanto lo si definisce un Piano di Rilancio, ma anche i più sprovveduti sanno leggere in quelle pagine l’evidente affossamento dell’ippica in quanto tale, ed il dichiarato intento di trasformare ciò che resta del nostro mondo in una “Las Vegas” con finalità fin troppo chiare.
"Lo si definisce a “costo zero” per lo Stato, come se chi lo ha compilato non arrivasse a capire che la presunta “defiscalizzazione” rappresenterebbe un evidente e corposo impegno economico dello Stato, così come la prevista esenzione dall’I.V.A.
"E ancora: come poter credere alla buona fede dei sostenitori di quel progetto quando affermano, come ha fatto il Dottor Passamonti in una recente intervista, che i previsti ippodromi di fascia A2 potrebbero fare le corse anche in notturna, o nei festivi e che nessuno li taglierebbe fuori: e con quale Montepremi Dottor Passamonti?
"E di qui in poi mi rivolgo direttamente a Lei, dottor Passamonti, che ha vantato, proprio in quell’intervista, il suo diretto impegno anche nella consegna “fisica” del progetto, con un atto scorretto nella forma come nella sostanza.
"E’ stato così che alcune componenti, compresa qualche Associazione di Categoria e qualche Ippodromo, mentre da una parte firmavano comunicati congiunti e documenti vari, dichiarandosi parte del cosiddetto Comparto Ippico, in altra sede elaboravano questo “documento” e, evidentemente nell’ombra, portavano avanti insieme a Lei un progetto alternativo, pieno di elementi oggettivamente fuorvianti e con finalità tutt’altro che ippiche, per poi tradirci tutti e presentarlo al Ministero dell’Economia, scavalcando tutto e tutti, sfacciatamente. Ci è mancato il “Marameo” ma è stato comunque un ottimo scherzetto. Complimenti.
"E torniamo al Documento, in una delle tante porzioni che proprio non è facile digerire.
"Avete previsto, nel vostro “Piano di Rilancio” un impiego strutturale delle scommesse su corse estere di quasi il 50%! Le voglio ricordare che scommettere su corse estere allontana il pubblico prettamente ippico, abituandolo oltremodo a giocare cavalli che non si conoscono, montati da fantini che non si conoscono, allenati da allenatori che non si conoscono e via discorrendo… E lo sapete fin troppo bene, visto che voi tutti, ogni qualvolta ci troviamo disperatamente costretti ad interrompere le nostre corse, ci rimpallinate con accuse varie, tra cui quella di disgustare i nostri clienti-scommettitori, costretti in quei giorni a scommettere su tali corse. Ed ora, sfacciatamente, le considerate più o meno al pari, (ed in maniera non occasionale ma organica) alle nostre corse?
"Ce ne sarebbe ancora tanto, ma mi fermo qui, non prima di invitarLa insieme ai suoi “collaboratori” e ai sostenitori di questo documento che avete chiamato “proposta per il rilancio del settore ippico” (…) ad un incontro dove vuole, quando vuole, per quel confronto che, se fatto nei giusti tempi e termini, avrebbe evitato l’ennesima dannosa spaccatura.
(P.S.: Mio nipote, di nome Giulio, mi ha chiesto se domenica (Pasqua) lo porterò all’ippodromo di Pisa, a vedere i “cavallini” che corrono. Potrò farlo e sarà una bella giornata: a San Rossore c’è un Ippodromo.
Non un Casinò).





















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