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Il 27 maggio un tribunale della Tasmania ha stabilito che l'uso del frustino imbottito costituisce un atto di crudeltà secondo la normativa sul benessere degli animali
L’Italia è l’unico Paese al mondo ad aver riconosciuto il cavallo come atleta nel proprio ordinamento giuridico. A sancirlo è l’art 22 del Decreto Legislativo n° 36/2021 successivamente modificato dal D.Lgs n° 163/2022, provvedimento meglio conosciuto come Riforma dello Sport, che ha introdotto determinanti innovazioni nel contesto delle istituzioni sportive con particolare riferimento al cavallo atleta degli sport equestri.
A Fieracavalli si è svolto il primo convegno nazionale sulla normativa che regola il trasporto dei cavalli sportivi, ottenendo un importante successo partecipativo.Molti stakeholers hanno condiviso la competenza del settore di appartenenza con l'obiettivo comune di collaborare per il benessere del cavallo.
“Il Governo e le istituzioni sportive intervengano immediatamente nei confronti delle Federazioni equestri che, attraverso atti ufficiali, consentiranno la ripartenza di gran parte dell’attività sportive in spregio ai chiari intendimenti del DPCM di limitare al massimo le attività stesse almeno fino al 18 maggio”, così ha detto il Sen. Claudio Barbaro, Presidente di ASI, Associazioni Sportive e Sociali Italiane.
Un anticipo fino al 40% è ciò che prevede il decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che fissa i “principi per la determinazione e l’erogazione di anticipazioni sulle sovvenzioni attribuite alle società di corse”. Si tratta di un provvedimento molto atteso dal comparto ippico che, a seguito dell’evolversi della specifica normativa, ha subito notevoli ritardi negli ultimi anni nell’erogazione delle risorse destinati a supportare l’attività di organizzazione delle corse.
La storia della cavalla Ieri Roby, raccontata ieri sera in un servizio de Le Iene andato in onda su Italia1, è la storia di migliaia di cavalli che ogni anno escono dai circuiti dell’utilizzo ludico-sportivo per andare a finire al mattatoio. In questo caso, la storia di una ragazza che in perfetta buona fede aveva cercato una sistemazione per la sua cavalla, scoprendo poi che in realtà era finita nelle mani di un macellaio.
L’Italia è il Paese europeo che macella più cavalli, sebbene i dati forniti siano molto contraddittori: nel 2016, secondo il Ministero della Salute, sarebbero stati macellati 50.123 equidi, mentre secondo l’Istat 42.793. Questi numeri così diversi ci danno l’idea della totale incertezza nella raccolta dei dati presso i mattatoi: incertezza dovuta a falle nella normativa e a controlli non adeguati sulla filiera.
L’Italian Horse Protection Onlus ha inviato una lettera alle competenti Direzioni del Ministero della Salute e del Ministero per e Politiche Agricole e Forestali, chiedendo un incontro urgente per la definizione di una normativa generale che regolamenti i palii e le manifestazioni storiche con l’utilizzo di cavalli e altri equidi.
Comunicato. "Nel corso della sua riunione del 6 aprile 2014, il CdA dell’Italian Horse Protection association ha proceduto alla nomina del nuovo presidente Sonny Richichi, in sostituzione del dimissionario Antonio Nardi Dei da Filicaja Dotti. Quest’ultimo è stato presidente dell’associazone fin dalla sua nascita, nell’ottobre del 2009, ospitando nei suoi terreni il centro di recupero per equidi maltrattati, primo nel suo genere in Italia. Da lì è partito un percorso importante e, nel corso degli anni, le attività sono cresciute in numero e impatto. Da primo centro italiano di accoglienza per cavalli maltrattati, gradualmente l’Associazione si é affermata anche come soggetto di denuncia...