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Scheibler , il conte Felice, gettò la spugna a fine anni dieci e seguì i suoi affari notevoli in Africa , miniere aurifere, ma nel 21 lasciò la nostra valle di lacrime. Era stato per un quindicennio il primo grande avversario del “ giovane” Federico Tesio che, negli anni dieci, esplose .
Tutto nelle mani magiche di Dario Di Tocco, manita per il jockey, mai richiesto se non per fargli capire che non si stava scherzando. Maniere forti dal via, quelle stimmate del cavallo che vuole dimostrarti di essere importante e lo sarà, l’incedere souple che rende facili anche le cose difficili.
Novant'anni fa nasceva un sauro di nome Ortello che avrebbe scritto pagine memorabili nella storia del nostre galoppo. Un robusto passista che avrebbe vestito tra il 1928 e il 1930 la giubba nera con cuciture bianche del nobile Giuseppe De Montel, fantino Paolo Caprioli. Ortello vinse 16 delle 18 corse disputate. Cinque corse con quattro vittorie a due anni, con l'alloro del Chiusura davanti alla forte Erba, e il secondo posto nel Gran Criterium.
Formidabile la stagione dei tre anni, con sei corse, cinque successi e il secondo posto nel Chiusura. Le vittorie nella sua seconda annata sono autentiche perle del turf: Derby, Italia, il Milano battendo il francese Pinceau, il St Leger e la consacrazione internazionale nell'Arc a Parigi: sconfitti il francese Kantar e il tedesco Oleander nell'edizione del 1929...
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