Trotto, Lega Ippica e la farsa dell'anti doping
LA LEGA IPPICA comunica"L'argomento relativo all'antidoping è tornato, nei giorni scorsi, di stretta attualità. Dopo oltre due anni, infatti, è venuto fuori il documento con la sentenza definitiva relativa al caso di presunto doping di Obama Gar, vincitore dell'Elwood Medium 2011 all'ippodromo di Padova.
Osserviamo che:
1 – La commissione di Disciplina di Appello, in relazione al provvedimento, si è riunita per la sentenza definitiva il giorno 11 febbraio 2013, quindi ci sono voluti quasi due anni per arrivare alla chiusura del caso.
2 – I motivi per i quali il ricorrente chiedeva la revoca del provvedimento erano sei, dei quali i primi quattro respinti, uno, il quinto, accettato e uno, l'ultimo, neanche analizzato, visto che la questione era risolta con l'accoglimento del quinto punto.
Dalla lettura del documento prodotto dalla Commissione e firmato dal presidente, dottor Angelo Canale, dal relatore, avvocato Maria Laura Sodano, e “vistato” lo scorso 8 luglio 2013, emergono tre questioni sulle quali non si può soprassedere.
La prima: possibile che per risolvere una simile questione ci voglia così tanto tempo? Inaccettabile!
La seconda: il motivo n. 5, attraverso il quale si è ottenuto l'annullamento del provvedimento, è ritenuto dalla Commissione “fondato”. Ma perché è fondato? Non perché attraverso le argomentazioni della difesa si dimostra che Obama Gar non è stato sottoposto a nessuna terapia illecita, ma semplicemente per un vizio di forma. “Le doglianze in ordine alla incompletezza delle prime e seconde analisi, ben illustrate dalla perizia a firma del dottor Montano, si rivelano giuste”: in pratica, la presenza di Estranediolo (metabolita del nandrolone) riscontrata nel cavallo dopo la corsa, “si misura in rapporto ad altra sostanza, l'Estrenediolo”, di cui non è stato fornito nessun dettaglio. Ma chi ha fatto questo errore? Vorremmo sapere chi è e, soprattutto, visto quanto costa l'antidoping in Italia, se pagherà per questo... Ricordiamo che il danno sportivo e di immagine è immenso e lo paga l'ippica, in termini di credibilità.
La terza: l'accoglimento del ricorso fa sì che non si esamini il sesto punto dello stesso: “Nullità per carenza di abilitazione alla firma del responsabile del Laboratorio delle prime analisi”. Ci pare la questione più grave e che non possa essere sottaciuta. Se tutto fosse stato fatto regolarmente fino al punto cinque, non si sarebbe potuto procedere con nessun provvedimento, perché chi ha firmato come responsabile del Laboratorio di analisi, non era abilitato a farlo... Ma chi l'ha autorizzato a mettere una firma che non poteva mettere? Non sarebbe il caso di andare a fondo su questa questione? Per la Commissione di Disciplina di Appello non è così: “Quanto precede (l'accoglimento del punto 5, ndr) è assorbente rispetto a quest'ultima eccezione e rende superflua ogni ulteriore disamina in ordine all'operato dei laboratori”. Scusateci, ma per noi non è per niente “assorbente” e, se qualcuno ha sbagliato, è giusto che si vadano a cercare le responsabilità e che vangano presi i relativi provvedimenti.
Per la credibilità del settore, il corretto e celere funzionamento delle procedure antidoping è sacrosanto e questo è un altro campo nel quale Lega Ippica si propone di intervenire in maniera drastica per l'ippica di domani. Episodi come quello relativo ad Obama Gar non devono mai più ripetersi.






















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