
Da sinistra: Roberto Gabrielli (Direttore Regionale Lazio e Abruzzo Intesa Sanpaolo), Giovanni Malago' (Presidente CONI), Marco Di Paola (Presidente FISE), Henk Nooren (Chef d'Equipe Francia), Vito Cozzoli (AD Sport e Salute) - ph. Sport e Salute / S.Ferr
Piazza di Siena, coppa amara per Di Paola ultimi gli azzurri
L’Italia fa il bis negativo in Coppa delle Nazioni e finisce a fondo classifica come nel 2019. Se i sogni sono finiti nel primo pomeriggio il rotto della cuffia funziona sempre. Il salto ostacoli però, come la matematica, è una scienza esatta e l’Italia - il primo aviere scelto Luca Marziani su Lightning, Antonio Maria Garofalo su Conquestador, il carabiniere Filippo Marco Bologni (anche suo padre Arnaldo è stato azzurro in Coppa) su Quilazio e l’aviere capo Lorenzo De Luca su F One Usa - è, come l’anno scorso, nel baratro della Coppa delle Nazioni (competizione a due manche, ostacoli a 1.60, 12 ostacoli con 15 salti, 220 mila euro di montepremi, 40 partecipanti, chef-de piste Uliano Vezzani) dell’89° CSIO, il suggestivo Concorso Internazionale di Salto Ostacoli a Piazza di Siena.
La vittoria è andata alla Francia - Simon Delestre/ Cyaman Jolly Jumper, Penelepe Leprevost/Excalibur De La Tour Vidal, Roger Yves Bost/Cassius Clay, Kevin Staut/Visconti Du Telman - una strepitosa compagine capace di inanellare 3 percorsi netti nel primo giro ed altrettanti nel secondo. I transalpini - capo equipe l’olandese Henk Nooren già anni fa c.t. azzurro - hanno conquistato la loro ventesima Coppa nella storia del Concorso romano però a 10 anni dall'ultimo successo. “L’atmosfera che circonda la manifestazione romana è quanto mai suggestiva e raramente la si ritrova in altri concorsi internazionali” hanno sottolineato i francesi. “Il terreno di gara sta migliorando anno dopo anno ed è un piacere saltarci”.
La Coppa delle Nazioni è stata consegnata ai vincitori dai presidenti del CONI Giovanni Malagò e della FISE Marco Di Paola. Al secondo posto il Belgio (primo nel 2021) e terza l’Olanda (già bronzo nel 2019). Poi a seguire Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, Germania, Irlanda e Italia.
La squadra azzurra nel 2020 giunta nona a pari merito con il Giappone, stavolta ha chiuso la prima manche all’ultimo posto, il decimo, appena preceduta dalla Spagna che con l’Italia è stata eliminata dalla seconda manche. Grazie ad una norma che consente alla Nazione ospitante di accedere all’ultimo turno se con penalità al di sotto delle 8 dall’ultimo Paese classificato, il quartetto scelto dal neo c.t, Marco Porro è stato riammesso in corsa, ma inutilmente.
Se nella prima manche Marziani con Lightining erano incappati in una serie di errori che consigliava all’aviere romano di ritirarsi, sia Bologni che Garofalo si erano comportati con dignità mentre De Luca con F One Usa sbagliava solo sull'ultimo ostacolo, nella seconda manche la situazione precipitava per i pasticci (e le penalità accumulate) di Conquestador e Quilazio. Marziani recuperava qualcosa ma De Luca preferiva risparmiare il suo castrone olandese per il Gran Premio Roma di domani e dava forfait.