L'ippica di domani secondo il Ministro Romano
IN ATTESA della finale del G.P. Lotteria, il ministro dell’agricoltura Francesco Saverio Romano ha risposto ad alcune domande dei giornalisti in un incontro improvvisato e informale. Dopo aver rivelato che il figlio è stato lungamente appassionato della monta western e che quindi ha una grande simpatia per i cavalli, il ministro ha dichiarato che “il mondo dell’ippica è estremamente interessante, ma che ha bisogno di agganciarsi alla modernità”.
Secondo il ministro, è quindi necessaria una ristrutturazione che preveda un intervento radicale sia dal punto di vista del riordino dello statuto dell’Unire che di una riforma complessiva di tutto il comparto, cosa che dovrà inevitabilmente comportare una modifica della legge istituiva dell’Ente. Per questo, Romano ha annunciato che al più presto verranno convocati due tavoli tecnici, che ovviamente coinvolgeranno anche gli addetti ai lavori oltre ai vertici dell’Unire.
A questo proposito, Romano ha fatto intendere chiaramente che al governo dell’Unire verranno poste persone di comprovata competenza tecnica e “non dei trombati”.
L’ippica del futuro, secondo il ministro, dovrà cercare di staccare l’immagine del settore dall’abbinamento corsa-scommessa, legando sempre più le corse all’allevamento e facendo degli ippodromi luoghi sempre più aperti non solo alle famiglie, ma anche al turismo e quindi al territorio.
Romano ha comunque garantito che il suo Ministero cercherà di lavorare sempre più in sinergia con le Finanze al fine di reperire i fondi necessari “ad adiuvandum” e con il Turismo. A tal proposito, dovranno essere le Società di corse a gestire il proprio calendario al fine di poter collegare le corse a particolari eventi turistici che si svolgono nel territorio. Il che potrebbe significare che nella mente del ministro l’Unire dovrà perdere molte delle sue prerogative e trasformarsi in qualcosa di più agile, in linea con i tempi.

Il ministro Romano all\'Ippodromo di Agnano. Foto Gennaro Giorgio