Il Ministro Catania bacchetta
l'ippica: Ma volete mettervi d'accordo?
IN FORTE RITARDO sulla tabella di marcia e dopo una riunione fiume con i rappresentanti di trotto galoppo e ippodromi, il ministro dell’agricoltura Mario Catania ha incontrato i giornalisti presso la sede del MIPAAF. La soluzione della crisi dell’ippica è ancora in alto mare. Catania ha affermato, a proposito del Decreto Fiscale, che intendeva muoversi in due direzioni: un provvedimento tampone per fronteggiare l’emergenza e un piano concreto per il riordino per il rilancio del settore, che prevedeva soluzioni più sistematiche, quali l’introduzione del prelievo sulle scommesse giocate sulle corse virtuali dei cavalli e sulle Newslot e l’ormai famoso gestore unico delle scommesse (da Catania ritenuto fondamentale per entrare in una effettiva competizione con gli altri giochi). .
Su tale impostazione c’era l’approvazione di massima dei funzionari del Ministero delle Finanze e dell’Economia, per il quale era fattibile il finanziamento della fase 2 con i proventi delle slot machines e delle corse virtuali. Colpo di scena. Molti ippici (a quanto pare, soprattutto gli ippodromi) hanno esercitato forti pressioni sul Ministero delle Finanze battendosi per una totale liberalizzazione del settore, per cui tutto è andato a monte ed è rimasto solo l’intervento tampone di 35 milioni. In compenso sono usciti di scena, almeno per il momento, l’innalzamento del prelievo sulle slot machines e le corse virtuali.
A proposito dei 150 milioni stabiliti dalla legge 185 (poi modificata nel nome) e poi ridotti a 40 quando ministro dell’agricoltura era Romano, Catania ha affermato che ciò rientra nella prassi normale nel senso che i tagli alle spese “rimodulabili” ( nelle quali rientravano appunto i centocinquanta milione destinati all’ippica) sono stati “ordinati” dal Governo di allora per necessità del bilancio dello Stato.
La conferenza stampa è stata preceduta, come abbiamo accennato, da una riunione-fiume con le Categorie e con i rappresentanti degli ippodromi. Catania ha ripetuto almeno mille volte che non si va da nessuna parte se il settore continua a non trovare l’unità per raggiungere un obiettivo comune. Non è per niente scontato che lo Stato possa intervenire a favore dell’ippica, a maggior ragione se nemmeno i suoi “attori” sanno quello che vogliono.
In altre parole il Ministro ha voluto richiamare alle proprie responsabilità l’intera filiera ippica ricordando, che se dovesse essere presentata in tempi brevissimi una proposta unitaria, vi sarebbero ancora i margini, se pure strettissimi, per trovare una soluzione alla crisi del settore. La palla passa quindi nuovamente alla totalità degli addetti del settore nella speranza che capiscano che, continuando il balletto delle tante proposte, rischiano solo di farsi impallinare.

Il Ministro Mario Catania. foto Stefano Grasso per cavalo2000






















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