''Gli ippodromi e gli investimenti mai fatti...''
Gentile Direttore, visto il momento critico e le difficoltà finanziarie che la nostra Nazione sta affrontando in tutti i settori, vorrei che qualcuno degli “addetti ai lavori” dell’ippica se ne rendesse conto… magari accendendo la Tv ogni tanto. Il nostro settore ha bisogno di tutti (ippodromi – allevatori – proprietari – guidatori - fantini - allenatori - lavoratori in genere) e non sto qui ad elencare le ragioni, non solo perché sono ovvie, ma anche perchè non finirei mai. Basta dire che ognuno di loro ha il proprio ruolo e che ogni ruolo è fondamentale.
I rappresentanti del nostro mondo, però, invece di sedersi ad un tavolo e sentire tutte le esigenze di tutti gli addetti ai lavori, stanno un po’ qua e un pò la aspettando la solita manna dal cielo che salvi il proprio orticello (sto parlando della politica, ovviamente!)
Purtroppo capofila di questo modo di pensare sono gli ippodromi. Dico purtroppo perché per anni hanno campato con soldi statali cioè' pubblici, e lo continuano a fare. In realtà allo stato attuale delle cose hanno perso solo il 20% rispetto al 2004. In quell’anno infatti percepivano 75 milioni mentre adesso ne prendono 61. Invece il montepremi a traguardo ha perso dallo stesso anno il 70%. Allora vi erano 274 milioni che attualmente sono scersi a 111, sempre sperando che arrivino quei 35 milioni: sembrano essere su un treno e non sappiamo se abbia sbagliato strada o preso un binario morto.
Vengo al dunque: chiunque guardi le cose in modo oggettivo dovrebbe rendersi conto che sta assistendo alla catastrofe di alcuni ippodromi, di classe A o C non è poi importante. La cosa più buffa è che coloro che la pensano in questo modo non si rendono conto che vanno contro il resto della filiera produttiva, finendo con l’estromettere chi ha permesso loro di campare bene. Vorrei sapere quali sono gli ippodromi che hanno investito i soldi delle convenzioni per rispettare gli impegni previsti. A me sembra che molti ippodromi non solo abbiano levato o ridotto i servizi, creando cosi il deserto intorno all'ippica, facendo sparire proprietari e distruggendo cavalli per i cattivi servizi, non occupandosi di pubblicizzare lo spettacolo ippica (vedi regolamento convenzioni ippodromi) ma anche non pagando in tempo i premi erogati dall'ente agli stessi ippodromi e spettanti a guidatori, allenatori, allevatori, proprietari e fantini.
Sembra che qualcuno questi fondi li abbia trattenuti per usarli in proprio, non solo compiendo un atto illecito, ma creando difficolta' e problemi finanziari a tutti gli operatori. Credo che sarebbe ora di farla finita. Sono convinto che nessuno debba fare i conti in tasca agli altri, ma sarebbe ora di scrivere un nuovo capitolo dell'ippica sotterrando l'ascia di guerra e cominciando a difendere tutti insieme il nostro sport e soprattutto quell’animale, il cavallo, che permette a tutti di vivere e lavorare con passione
Credo che in futuro dovranno sopravvivere e continuare ad esistere solamente quegli ippodromi che abbiano dimostrato di essere in grado di gestire la loro attivita' in modo regolare e trasparente.
Cordialmente
ROBERTO FATICONI