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Sono stati appena pubblicati sul sito del Masaf i Decreti Del Direttore Generale n. 200598 del 07/05/2025 -Decreto di ripartizione delle sovvenzioni alle società di corse per l’anno 2025, ai sensi del Decreto del Sottosegretario di Stato n. 136224/2025 e n. 200045 del 07/05/2025 -Decreto di Ripartizione per l’erogazione alle società di corse del contributo in conto capitale di cui al capitolo di bilancio 7763 p.g.1. per l’anno 2025 – modalità attuative di cui al DM 136224 del 25/03/2025.
“E’ un’ulteriore accelerazione al processo di riforma dell’ippica, un provvedimento per certi versi epocale e innovativo che cambia e rivoluziona il rapporto tra il Ministero e le Società che gestiscono gli oltre 35 ippodromi nazionali.
L’ippodromo fu inaugurato il 15 agosto 1894, alla presenza di 20.000 persone, intitolato a Federigo Caprilli nel 1937 e donato al Comune di Livorno dalla famiglia Cave Bondi.
È stato il primo ippodromo in Europa ad organizzare le Corse in notturna, con un impianto di illuminazione straordinario che è stato usato per oltre settanta anni.
L’ippodromo è stato gestito fino al 1972 dalla società livornese corse Cavalli una associazione. No profit costituita da tanti appassionati livornesi e nel 1973, su proposta del Sindaco Bino Raugi fu costituita la labronica corse Cavalli composta da due soci : il Comune di livorno e la livornese corse Cavalli.
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Un anticipo fino al 40% è ciò che prevede il decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che fissa i “principi per la determinazione e l’erogazione di anticipazioni sulle sovvenzioni attribuite alle società di corse”. Si tratta di un provvedimento molto atteso dal comparto ippico che, a seguito dell’evolversi della specifica normativa, ha subito notevoli ritardi negli ultimi anni nell’erogazione delle risorse destinati a supportare l’attività di organizzazione delle corse.
Comunicato di Hippogroup Roma Capannelle- "Registriamo con disagio il comunicato del 28 agosto u.s. dell’Assessore allo Sport di Roma Capitale che, a tempo scaduto, chiede il rispetto di accordi che non esistono per salvaguardare i livelli occupazionali nel settore ippico. Attribuiamo l’affermazione ad un probabile gap di informazioni interne, tra lo stesso Assessore e gli uffici preposti. Pur nell’imbarazzo do riscontrare tale residuale atteggiamento rispetto ai gravissimi problemi connessi all’attività ippica, non solo romana...
Il primo posto nella classifica generale dell’Europe Division 1 della FEI Nations Cup, un nostro cavaliere al quarto posto del Ranking mondiale: le soddisfazioni per l’Italia sono moltissime in questa stagione sportiva ma, nonostante le grandissime gioie, una riflessione sorge più che spontanea.
Erano anni che l’Italia stanziava silente nei fondi delle classifiche, erano 32 anni che gli azzurri non vincevano la Coppa delle Nazioni a Piazza di Siena, decenni che per riferirsi ai grandi campioni il tricolore poteva solamente ricordare i celebri tempi dei fratelli D’Inzeo.
Lettera aperta dell’Anacaad agli operatori ippici e per conoscenza ai Presidenti di Camera e Senato e al Presidente del Consiglio “Ormai da troppo tempo e per cause diverse, non si riesce a trovare una linea comune, o almeno condivisibile, per rappresentare le medesime problematiche in maniera chiara e unitaria. Stiamo compromettendo il nostro lavoro e con atteggiamenti contradditori, talvolta per ragioni di mera camarilla, il futuro allevamento italiano del cavallo e, quindi, pregiudicando prospettive di lavoro per le giovani generazioni.
“Come Regione siamo al fianco e sosteniamo con grande fiducia una delle manifestazioni più importanti dell’Umbria, che ha sempre saputo collegarsi alle diverse vocazioni della regione, valorizzando l’immagine di un territorio dove il cavallo rappresenta un elemento di sviluppo e promozione, e che ha saputo resistere alle difficoltà economiche con la capacità di rinnovarsi e la qualità del lavoro, mantenendo una posizione di assoluta avanguardia in Italia tra gli eventi di settore”.