Capannelle, Frammassone fantastico sulle siepi
FRAMMASSONE soltanto lui. L’edizione n.60 della Gran Corsa di Siepi alle Capannelle ha confermato le doti di grande saltatore di questo cinque anni allevato nel Lazio da Stefano Lucani. Ritirato Gerbett, la corsa ha visto un campo dei partenti ridotto all’osso: solo cinque, dei quali Neroloto è poi caduto lungo il percorso.
E quindi non è tanto il valore agonistico della prova quanto lo stile e la sicurezza sugli ostacoli che fanno di Frammassone, imbattuto nella specialità con 9 vittorie consecutive, la grandissima speranza dell’ostacolismo italiano (un cavallo, per intenderci, del valore di uno Spegasso o di un Cogne).
Il francese Le Plessis è andato in testa davanti a Frammassone, Saga Style, Blanc des Blancs e Wycherley. Marcia di trasferimento fino all’attacco dell’ultima curva ove Frammassone ha cominciato il pressing sul francese di cui si è liberato con disinvoltura in dirittura. Le Plessis ha accusato la fatica e Wicherley con una ben dosata progressione ha completato l’en plein delle scuderie italiane.
Terza vittoria (dopo la doppietta con Blu Santillana) per un team che sembra indissolubile: Scuderia Amalita (l’editore romano Roberto Pais), l’allenatore Francesco Contu e il fantino Dirk Fuhrmann.
Un favoritissimo al traguardo anche nel Grande Steeple Chase di Roma sul percorso di cross country. Dopo quattro chilometri abbondanti si è staccato con incredibile freschezza St. Petersbourg, castrone di 6 anni che sulla pista romana aveva già ottenuto due successi in competizioni dello stesso tipo. Lutin des Bordes merita un applauso per essere stato in prima posizione per quasi tutto il percorso. Purtroppo per lui, St. Petersbourg, mantenuto tranquillamente all'attesa dal fantino inglese Johnson, al momento della verità se ne è andato come se la corsa fosse appena cominciata.

Frammasone in azione. foto Stefano Grasso per cavallo2000






















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