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Dieci anni fa, il 15 dicembre del 2011, ci ha lasciato Adriano Capuzzo. Grande cavaliere, grandissimo istruttore, vero gentiluomo, uomo di cavalli inarrivabile.
Poiché nel 2012, primo anniversario della sua morte, con il patrocinio delle sue figlie Flavia e Francesca è stato realizzato un libro che ne raccoglie gli scritti (i cavalieri italiani hanno molta confidenza con i pilieri ma poca con la penna, e lui - ancora una volta - faceva eccezione), sarebbe tautologico ricordarne in questa occasione le qualità, i traguardi, le durezze, le gentilezze.
Cavallo2000 ha chiesto a Giovanni Battista Tomassini, scrittore, giornalista e cavaliere un ricordo di Fabrizio Mai, di cui è stato allievo ed amico”.
Pensate cosa possa voler dire aver poco meno di vent’anni, essere cresciuti con la passione dell’equitazione e trovarsi in una sera d’estate, su una strada sterrata, in un bosco in Maremma, al galoppo in una colonna di una decina di cavalli. Ormai è quasi buio e riuscite a distinguere solo la macchia scura degli alberi che vi sovrastano, la striscia più chiara della strada e la strana maglietta rosa e i pantaloni candidi del cavaliere ...
ROMA. Bandiere a mezz'asta nel galoppo. E' morto Luigi Camici. Aveva 93 anni ed è stato uno dei più grandi allenatori nella storia del turf italiano. Toscano di nascita, era cugino di Enrico Camici, il leggendario fantino di Ribot.
Aveva cominciato la sua gavetta presso la Scuderia Mantova, che ha amato profondamente tanto è vero che nel suo cuore ha sempre avuto un posto d'onore il Derby vinto con Leon de San Marco per la giubba verde con tracolla gialla...Ciao Luigi. Il mondo del cavallo piange la perdita di una pietra miliare. Abbiamo condiviso raduni in sella, esperienze nazionali e internazionali in seno alla Fitetrec-Ante e alla Fite e una profonda amicizia. Le tue qualità mancheranno a chi ti ha conosciuto e apprezzato per quella passione
Monta da vent'anni senza speroni e dunque non ne possiede. Ma - bene ordinata nei suoi scaffali - c'è una collezione di oltre mille morsi, dal periodo babilonese fino alla fine dell'Ottocento. Morsi antichissimi realizzati con corna di cervo, morsi dell'epoca napoleonica, morsi ottocenteschi con un beverino incorporato, usati dai veterinari per somministrare agli equidi le loro pozioni.
Eppure Pierre Marie Desclos - nato e cresciuto in una stazione di monta della bassa Normandia, figlio di un allevatore e fondatore di una società di corse...Horse Angels comunica "Con vivo entusiasmo annunciamo in anteprima la partecipazione di Monty Roberts alla 5^ Edizione di "Voci per i cavalli 2017", Premio Horse Angels. Il famoso addestratore di cavalli concorrerà nella sezione riservata ai libri editi di "Voci per i Cavalli 2017", con il volume L'uomo che ascolta i cavalli (edizioni Imprimatur 2013), traduzione italiana del best seller The Man Who Listens to Horses: The Story of a Real-Life Horse Whisperer.
"Ce lo hanno sempre invidiato tutti" diceva Adriano Capuzzo di Albino Garbari. C'era, in quella frase, una punta di dolente rammarico: secondo Adriano (quasi) mezzo secolo di incessante lavoro svolto ai Pratoni del Vivaro da quell'uomo schivo, gentile, di sconfinata serietà, di altrettanto sconfinate capacità e generosità, impareggiabile costruttore di percorsi, non aveva avuto la sufficiente considerazione.
Quando al momento di introdurre la finale individuale del salto ostacoli, verso le 16 e qualcosa di domenica 23 agosto, lo speaker del Main Stadion di Aachen ha chiamato per l’ovazione Hans Gunther Winkler, leggendario campione tedesco degli anni ’50, chissà se qualcuno ha pensato che in campo stava per entrare un cavaliere che avrebbe potuto eguagliare proprio Winkler. Il cavaliere germanico – lui grande avversario ed amico dei nostri Piero e Raimondo tra gli anni ’50 e ‘60 – era fino a quel momento l’unico al mondo ad aver vinto l’Olimpiade, il Mondiale e l’Europeo a livello individuale