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Le Sale Nobili di Castello di Meleto (Gaiole in Chianti, SI) e le sue Cantine Storiche ospiteranno dal 10 dicembre al 10 gennaio le opere di pittura e scultura della mostra collettiva d'arte Cavalli al Castello.
Verona,Si è tenuta ieri mattina nel Padiglione 2 di Fieracavalli la proclamazione dei vincitori del concorso internazionale della mostra d’arte equestre Art&Cavallo – ideata dall’architetto Federica Crestani –, che giunge quest’anno alla sua terza edizione.
I tre vincitori per le categorie pittura, fotografia e scultura sono stati selezionati da una giuria tra più di 150 artisti provenienti da tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Australia passando per Croazia e Germania. ospita la prima collaterale di Art&Cavallo a Palazzo Balladoro.
I cavalli hanno sempre portato qualcosa di fatato nella mia vita. Come se mi avessero condotto da un mondo in bianco e nero a uno colmo di colori e profumi costituendo, spesso, il tramite per incontri importanti.
Come quello avvenuto in occasione della manifestazione di Horse Painting svoltasi alle scuderie M.D. di Borzano, in provincia di Reggio Emilia: lì, i cavalli mi hanno fatto conoscere un bravissimo artista il cui nome è Rosario Scaccianoce.QUALE CAVALLO di Gian Luigi Giovanola
Edizioni Ermanno Mori – Museo Storico del Trotto“… La critica ha tardato molto a comprendere la pittura di Henri de Toulouse-Lautrec. Ragghiani stesso nel suo Impressionismo del 1944, nonostante lo chiami “grande disegnatore”, sentenzia: “La scelta nella sua ampia e talvolta un po’ svagata produzione deve essere compiuta con qualche severità”.
Non parliamo poi della protervia di due impietosi necrologi. Rocques il 15 settembre 1901 su Le Courrier Francais parla di “un talento cattivo che esercitava un influsso pernicioso e rattristante”. E Jumelles su Lyon Républicain scrive: “E’ morto miserevolmente, rovinato nel corpo e nello spirito, in un manicomio, in preda ad attacchi di pazzia furiosa. Fine triste di una triste vita"...
IMPRESSIONISMO, espressionismo, dadaismo, astrattismo. E poi cubismo. E poi paesaggismo. E poi nature morte, nature vive, nature in coma, nature che campicchiano così e così. E poi c’è quello che inferocito squarcia la tela. E poi c’è quell’altro che prima si fa prendere la fissa per il colore blu, poi quella per il rosa, poi non ci capisce più niente, va in tilt e mette il naso al posto dell’occhio, la bocca al posto di un orecchio, il piede al posto della fronte, mentre la parte più esplosiva della sua incontenibile creatività è compressa da un irrisolvibile dubbio: mettere il "lato B" al posto del tallone o dell’ascella?...
IL CAVALLO è senz’altro l’animale più rappresentato nella storia delle arti figurative. Basta girare lo sguardo nelle vie e nelle piazze delle nostre città per renderci conto della sua presenza nei monumenti equestri, nei fregi di antichi palazzi, sui muri di castelli e vecchie ville patrizie (dove in fondo era di casa), per non parlare poi della sua massiccia presenza nei quadri presenti nelle chiese e nei musei...
GIOVEDI’ 23 OTTOBRE a Roma nella sala del Carroccio in Campidoglio sarà inaugurata (ore 19.30) una mostra di quadri a tema sul gioco del polo. Saranno esposte opere di Eugenio Converso, Giuseppe Bosich, Graziella Piredda, Massimo Catalano, dell’Associazione dei 100 pittori di Via Margutta, della Galleria Diletta Vittoria...
NON C’E’ ARTISTA che abbia amato i cavalli nella vita e nell’arte come Théodore Gèricault, famoso pittore francese della prima metà del secolo XIX, viaggiatore instancabile, morto prematuramente a trentatre anni, dopo una brevissima ed intensa vita. Il primo cavallo lo aveva acquistato a 17 anni, nel 1808, quando ancora studente di liceo, era già abilissimo cavallerizzo e precoce disegnatore...