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Se amate l’ippica, se le corse fanno parte della vostra vita, per passione, per lavoro o anche solo per il brivido della scommessa, credetemi quando vi dico che vi sentirete profondamente capiti da Gerald Murnane, scrittore contemporaneo australiano autore di famosi romanzi.
Ci si può credere o forse no, ma credo fermamente che ci sia un destino anche per i cavalli e per gli uomini che incontrano il loro destriero, quello che li segnerà, poi, per tutta la vita.
Il ricordo di una perdita prematura di un cavallo non li abbandonerà mai e sarà per loro un dolore irrisolto.Caro Direttore, scrivo solo oggi, perché rispettosamente non ho voluto distrarre l’attenzione dal Giorno della Memoria per le vittime dell’Olocausto e dall’anniversario della liberazione dei sopravvissuti dal campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta solo settanta anni fa.
Arriva e spalanca un sorriso che ti ci tuffi dentro subito e ci resti come in un bel posto: “Sono Sara”.
Ci incontriamo a Coltano, al centro “Terre Brune” dove si allena e dove vive la sua cavalla Royal.
Sara al primo impatto sembra una creatura lieve, delicata, una farfalla che si è appena posata su un fiore e in un attimo potrebbe volare via. Il suo sorriso non lascia mai la stanza che si riempie di persone: c’è chi entra, chi esce, ci interrompono; chi le chiede una cosa, chi la cerca, a nessuno nega la sua attenzione, e quel sorriso...
TUTTI gli atleti sottoposti ad attività sportiva intensa, prima o poi sviluppano una tendinite. Il cavallo utilizzato sia per attività ludica che agonistica è fortemente soggetto a patologie dei tendini e dei legamenti (desmiti).
I motivi sono molteplici: tutto il peso del corpo del cavallo poggia su un solo dito: il terzo, che è rinchiuso dentro una scatola cornea, lo zoccolo...MARIELLA SCIASCERA, residente a Pavona (Roma), con questo racconto ha vinto il primo premio al concorso letterario “Parole Amazzoni” organizzato dall’ippodromo Arcoveggio di Bologna in occasione della Festa della Donna:
“La sera mi aveva picchiato. Ancora e più forte. Mi svegliai battuta e con il cuore spezzato da un sentimento violento chiamato amore. Volevo vivere per quelle emozioni che resuscitano l’anima,quando anche appare racchiusa in un corpo straziato di lividi, nostalgia e solitudine...
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