Ricerca: claudio fabbri - 3 articoli
Ci sono solo due modi per passare felicemente il giorno di San Valentino. Sono convinto di non essere il solo che lo farà insieme al proprio cavallo. Proprio a queste persone e ai lettori di Cavallo 2000, vorrei dedicare qualcosa che ho scritto in un libro con quella lucida sana follia che ci rende uomini e donne di cavalli, inducendoci talvolta a compiere scelte che spesso non si possono spiegare, ma che tra noi, seppur dispersi in tanti piccoli utopici microcosmi, condividiamo e comprendiamo benissimo, perché danno senso e ricchezza alla nostra semplice esistenza...
Caro Direttore, scrivo solo oggi, perché rispettosamente non ho voluto distrarre l’attenzione dal Giorno della Memoria per le vittime dell’Olocausto e dall’anniversario della liberazione dei sopravvissuti dal campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta solo settanta anni fa.
La fine delle grandi scuole italiane militari e non, la carenza di cultura equestre, la meccanizzazione, lo spopolamento delle campagne in talune zone e lo sfruttamento intensivo di mono colture nelle aree rurali restanti non condannate dall’avanzare del cemento e dal crescente inquinamento, hanno fatto si che il cavallo ora si trovi in bilico, proiettato verso due destini che non giovano né all’uomo, nè all’animale: passare a mitologia o divenire carne da macello?
Il vuoto originato dal salto generazionale che è avvenuto, a causa dei fatui interessi mai assuefatti da tutto ciò che diveniva meccanico o elettronico, ha inoltre fatto perdere quanto di buono era stato tramandato a voce dal nonno al padre, poi dal padre al figlio...
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