''Una donna e un cavallo, amore per sempre''
“MEZZA FIDA” è il titolo del racconto di CLAUDIA CERULLI, primo classificato nella categoria Seniores al concorso HorsEmotions.
“SEI TROPPO VECCHIO, troppo impegnativa la tua gestione, in una grande città, per il tuo padrone. Ti affidano, orfano, a qualcuno che sa il suo mestiere. Non sei bello né comodo, per giunta un po’ pigro. Si dice però che tu sia bravo, tranquillo, affidabile.
“Ti prendo in fida, con qualche riserva, giusto finché riapre la scuola. Un terzo di fida con due signore, come me, poco esperte. La disponibilità ad “avanzare” non sai cosa sia. Le gambe non bastano mai; fatico, mi pento, persevero. La vecchiaia ha irrigidito il tuo corpo, ma ha reso saggio il tuo passo. Sai come risparmiarti, ma anche come conquistare la mia fiducia.
“Al primo salto dimostri chi sei. Conosci distanze e direzioni, sopporti il fastidio di una mano maldestra. Un oxer, una gabbia. Tu porti, io seguo. Tu insegni, io imparo. Inizio ad apprezzare la tua esperienza.
“La riapertura della scuola ci trova ormai legati da un legame profondo. Non posso fare a meno della sicurezza che mi dai, né dei progressi che solo tu rendi possibili. E mi piace pensare che tu non ti senta più orfano.
“Rimaniamo in due. Siamo un binomio. Quando usciamo in concorso, il primo per me, mi sorprendi ancora. La tua saggezza placa la mia ansia, la tua esperienza vola con me sugli ostacoli. Ti fai sempre onore, non tocchi mai una barriera. Mi regali la gioia di una coccarda, l’emozione di un giro d’onore al galoppo. Non l’avrei mai immaginato. Fai di me una persona diversa, mi insegni pazienza, costanza, mi dai equilibrio interiore.
“Poi un momento di buio. Un vuoto tra gli affetti più cari. Devo essere forte, ho paura di non farcela. Ma tu ci sei. Porti con me sulla tua groppa il peso del mio dolore, condividi il mio smarrimento, sei per me un punto fermo in un mare di sgomento. Ancora una gara insieme. Avrei voluto che mi vedesse. Nella vita, mai rimandare.…
IL TEMPO PASSA e aggiunge acciacchi alla tua già provata condizione. Anche se un Angelo si prende cura di te, la vecchiaia sembra aver fatto il suo corso.
In 110, la prima fermata. Non ce la fai più a volare con me sugli ostacoli. Tu hai bisogno di una vita più tranquilla, io di un nuovo compagno di viaggio per la mia improbabile carriera di amazzone.
Iniziano le ricerche e le prove. I tuoi colleghi non si dimostrano così tolleranti alla mia inesperienza. Con loro volo sugli ostacoli, ma nel vero senso del termine. Comprendo ancora di più il tuo valore, apprezzo la tua pazienza di questi anni e so già che sarà dura.
“Dopo tanto cercare, forse ci siamo. Domani mi portano a casa il nuovo eletto. Ma che ne sarà di te? Mi dicono che ti venderanno. Qualche giovane allievo … hai tanto da insegnare. O forse le passeggiate…. Anche lì faresti la tua figura, per qualche anno e poi chissà ……..
“Non ci posso pensare. Non posso non preoccuparmi di te e della tua vecchiaia. Mi hai dato troppo e non meriti di essere abbandonato ad una sorte incerta.
“Un piccolo sforzo e posso decidere del tuo futuro. Resterai alla scuola. Con la complicità della mia prima istruttrice, vitto e alloggio è assicurato. E’ vero dovrai ancora guadagnarteli. Ma lei ti saprà gestire, con saggezza e rispetto. E poi si vedrà. A nessun cavallo passato per le sue mani è mai stato negato un prato a cinque stelle.
“Quando passo a trovarti, in sella al mio nuovo amico, vederti mi riempie di gioia. Entri in maneggio fiero, sicuro, come quando andavi in gara. Sei conteso dagli allievi, amato dall’istruttrice: come te, ne vorrebbe altri dieci. Ti guadagni da vivere, con dignità. E quel che più importa, sei sotto ai miei occhi. So che stai bene.
“Se quanto di buono abbiamo dispensato nella vita ci tornasse indietro anche solo in minima parte la vecchiaia, che accomuna uomini e animali, sarebbe certo meno triste.
CLAUDIA CERULLI

Claudia Cerulli