Tagli al montepremi, interviene D'Alesio
Caro Direttore
Leggo sul tuo giornale un intervento degli Imprenditori Ippici che si domandano che cosa sia successo al montepremi di febbraio e marzo e danno una loro interpretazione piuttosto singolare.
Eppure basterebbe leggere il Decreto pubblicato ieri e così si apprenderebbe che il monte premi ha subito un taglio del 10% delle dotazioni medie di tutti gli ippodromi per tutti e due i mesi.
Questo è' stato deciso e trovo davvero originale parlare delle giornate di corse della "Maura" a Milano , che ancora non risultano giustamente assegnate, anche perché dovrà prima aprire e poi vedremo....
Poi si legge che a loro parere sarebbe stato meglio " eliminare le giornate di corse agli ippodromi che proprio non se le meritano e non sono pochi" ( meno male c'è' stata una sentenza del TAR proprio la settimana scorsa...)
Ma davvero gli Imprenditori Ippici pensano questo??? Ed il merito chi lo dovrebbe giudicare ??? Loro ??!!!!
Ma non scherziamo .......
Ma poi " stia sereno " l'amico Tuci ormai a fine marzo ci sarà la tanto desiderata Lega Ippica.......e così il Ministero , da lui definito curatore fallimentare, potrà rilassarsi e dedicarsi ad altro.
Ormai è' questione di un mesetto e poi l'ippica italiana ripartirà solida e forte con un organismo competente ed efficiente.....
Questo risultato ....fosse un cavallo lo darei 1.OOO ad uno!!
Infine ricordo all'amico Tuci che il rinvio di otto mesi della delega fiscale lo hanno richiesto due autorevoli deputati in Commissione Finanze che, anche io, come lui, non credo " abbiano cavalli o ippodromi con convenzioni discutibili che farebbero di tutto per non perdere una giornata di corse" o forse si riferiva a qualcun altro???
Allora faccia i nomi.....sarebbe meglio....e renderebbe più chiaro il suo pensiero.
Infine sottolineo che tutte le rappresentanze ippiche compresa l'HIRA e quindi anche la FSC e UNPCPS e ANACT e ANAC e la SIAG e FEDERIPPODROMI il decreto sul calendario lo hanno letto e "scoperto " il taglio del 10% del monte premi e giustamente manifestato grande preoccupazione.
Grazie direttore.
Attilio D'Alesio