Salto ostacoli - Coppe o Giochi?
Strada in salita, coperta corta, squadre poco pronte: i giudizi si stanno sprecando. Tra l’osanna e il crucifige, si sa, ci sono pochi metri e il salto ostacoli azzurro è già, se non sotto processo, almeno in odore di domiciliari.
Lo scorso fine settimana, in 36 ore, il cavaliere-senatore Piergiorgio Bucci si è fracassato una clavicola (subito operata), Your Lord d'Acheronte (uno dei migliori grigi fabbricati In Italia) è in sala d’aspetto dal veterinario, il team tricolore è semi-affondato a Sopot (POL) nella Coppa delle Nazioni della Longines FEI Jumping (con quella di Rotterdam, NED, domenica prossima, al pronti-via). Tra l’altro a sostituire l’abruzzese Piergiorgio nella trasferta olandese verrà chiamato Emanuele Gaudiano il quale nella Coppa polacca ha faticato sette camice con Chalou per evitare un doppio ritiro.
Il guaio (ma anche l’unica opportunità per la FISE per andare ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 nel salto) sono gli Europei di fine agosto, ai quali sarà di rigore per il c.t. Marco Porro arrivare con una squadra in palla (visto anche che i Campionati Continentali saranno a San Siro).
Intanto appena il tempo per tirare il fiato è tra nemmeno un mese scatteranno le altre due Coppe delle Nazioni - 13/16.7 Falsterbo (SWE) e 26/30.7 Hickstead (GBR) - buone per accumulare punti con cui rimanere in Divisione 1 Europea e non retrocedere ancora una volta come nel 2021.
Acclarato che quest’anno l’obiettivo principale è non fallire la qualificazione olimpica di Milano, perché non risparmiare - nelle ultime due Coppe - i binomi migliori e puntare sui cavalli italiani (“sono il nostro avvenire” come sostiene non uno qualsiasi ma Bruno Chimirri)? Visto anche che l’allevamento nazionale sta registrando ottimi risultati sotto le gualdrappe straniere, come nel Global di Saint Tropez il francese Kevin Staut con Cornet’s Velvet RS e nel CSIO di Sopot lo svizzero Martin Fuchs con Zaffiro Blu di Franciacorta.