Riflessioni di una psicologa in sella
Il mio blog www.susannagrassi.it/blog normalmente esplora temi inerenti alla psicologia estetica, al benessere, all'autostima e al bisogno di piacere e piacersi.
Questa volta però ho deciso di scrivere un articolo aggiungendo un elemento speciale: la mia passione per i cavalli.
Perché mai un cavallo dovrebbe aiutarmi a sviluppare una maggiore sicurezza in noi stessi, rafforzare la nostra autostima e coltivare relazioni più sane?
Sono fortemente convinta che il cavallo rappresenti un eccellente co-terapeuta in grado di trasmettere valori come il rispetto, la fiducia, la consapevolezza, la tenerezza, il sentire e il sentirsi/ percepirsi. Interagendo con un cavallo impariamo ad interagire con la parte più profonda e autentica di noi stessi. Viviamo in un mondo sempre più dominato dal controllo, dove ci insegnano a conformarci a rigidi modelli educativi e sociali orientati alle prestazioni, che lasciano poco spazio alla nostra spontaneità e alla nostra essenza più istintiva ed emotiva. Un mondo in cui siamo costantemente valutati e giudicati e che ci costringe a mantenere un controllo rigoroso sulle nostre emozioni per cercare di apparire perfetti agli occhi degli altri.
Ma la perfezione, si sa, è pura illusione, ed il cavallo è capace di metterci di fronte a questa verità in modo molto delicato e gentile, contribuendo allo sviluppo della nostra consapevolezza.
È oltretutto ormai noto come nell'ambito delle patologie e dei disturbi di natura cognitiva, comportamentale e psico-relazionale, la Terapia Assistita col Cavallo (una volta chiamata ippoterapia) abbia acquisito una solida dignità scientifica, dimostrando gli effetti benefici di questo straordinario animale che da sempre affascina l'immaginario collettivo attraverso miti e leggende.
Spesso si associa la Terapia Assistita col Cavallo alla cura di patologie di natura psicomotoria, neuropsichiatrica e psichiatrica, ma il potenziale terapeutico del cavallo è immenso: infatti può essere un validissimo aiuto in tutti quei casi di scarsa autostima, problemi relazionali, stress, disturbi alimentari, ansia, depressione, iperattività.
Col cavallo si impara ad aprire i propri sensi e a vivere con naturalezza il momento presente, si impara a stare e a cogliere la meraviglia.
Si tratta di preziosi momenti di contatto profondo in cui ci si sperimenta reciprocamente, ci si annusa, ci si ascolta, si allenta il controllo e ci sintonizza con noi stessi, diventando più consapevoli del nostro corpo, del nostro stato emotivo e delle nostre capacità espressive.
Col cavallo non esistono maschere: puoi cercare di nasconderti, ma è incredibilmente abile nel metterti di fronte alle tue paure e fragilità.
Col cavallo non puoi che essere te stesso perché lui è lì per chi siamo, non per ciò che mostriamo o per come appariamo.