PdS - Italia soltanto settima nella Coppa
OTTAVA dopo il primo percorso, settima con 24 penalità (12+12) nella classifica finale. Non è stato davvero brillante il debutto della “nuova Italia” del presidente della FISE Paul Gross e del tecnico svizzero Markus Fuchs nella Coppa delle Nazioni a Piazza di Siena. Ha stravinto la Francia, che al momento è la squadra n. 1 nel panorama europeo del salto ostacoli e ha bissato a distanza di pochi giorni il successo casalingo nella Coppa a La Baule. Ha dominato con un totale di 4 penalità e si è permessa addirittura il lusso di non far entrare in campo il suo ultimo cavaliere, Patrice Delaveau, perché i tre “netti” in precedenza messi a segno da Penelope Leprevost, da Kevin Staut (campione d’Europa in carica) e da Nicolas Delmotte le davano la matematica certezza della vittoria.
I quattro azzurri (Govoni, Chiaudani, D’Onofrio e Grassi) ce l’hanno messa tutta ma purtroppo per loro i numeri non dicono bugie. Un solo percorso netto, quello di Govoni con Aboyeur W. In totale 24 penalità ai fini della classifica ma 40 penalità effettive (vedi il dettaglio nel file con i risultati). Segno che lo stesso Aboyeur W, Landzeu 2, Snai American Blue Van Eeklelec e Snai Seldana di Campalto sono cavalli che diventano competitivi quando si verificano particolari condizioni (di salute, d’ambiente, di terreno e chi più ne ha, più ne metta). 40 penalità. Tante, troppe. Il bicchiere è mezzo pieno perché in tempi non lontani era andata molto peggio. Il bicchiere è mezzo vuoto perché nella Coppa di Piazza di Siena, l’unica della Meydan Fei Nations Cup cui l’Italia ha potuto partecipare quale Nazione ospitante, la squadra azzurra al pubblico in tribuna (tutt’altro che oceanico, anche per l’improvviso temporale all’ora di pranzo) ha potuto regalare solo qualche tiepida emozione. La strada per i Mondiali a Lexington è lunga. Auguri al presidente Paul Gross, al tecnico Markus Fuchs e agli azzurri. C’è molto da lavorare per costruire una squadra che torni ad essere della caratura tecnica dell’Italia vice-campione d’Europa nel 2009.
La Francia ha conquistato la nostra Coppa per la 19esima volta in 78 anni. Il suo inizio non era stato il massimo della perfezione tanto che a sorpresa la Spagna aveva conquistato… in comproprietà la prima posizione in classifica. Alla fine la compattezza, la forma e la qualità dei binomi hanno fatto la differenza: la Gran Bretagna si è svegliata e ha conquistato il posto d’onore, lasciando Irlanda e Spagna insieme in terza posizione. In fondo, la realtà dei valori in campo è stata rispecchiata: un bene, perché qualsiasi soluzione è possibile quando ben sette squadre si trovano nello spazio di due errori (8 penalità).
Lo choc della giornata è venuto dagli Stati Uniti, favoritissimi e solo sesti dopo aver subìto addirittura l’onta dell’eliminazione di Cristallo, cavallo di Richard Spooner, nel primo percorso.