Palazzo Chigi, il comunicato del Comitato di Crisi

IL COMITATO DI CRISI dell’ippica comunica: “ I vertici dell’Unire ed il Comitato di Crisi dell’ippica italiana sono stati ricevuti giovedì 16 ottobre a Palazzo Chigi dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, dott. Gianni Letta.
“Alla riunione erano presenti il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Luca Zaia ed il suo capo di Gabinetto dr. Giuseppe Ambrosio, il Consigliere del Ministero dell’Economia Italo Volpe e in rappresentanza di AAMS il direttore generale dr. Ferrara ed il dr. Tagliaferri.
“Il dottor Letta, cui va l’incondizionato ringraziamento del Comitato di Crisi, ha ascoltato con la massima disponibilità ed attenzione tutti gli interventi, permettendo un ampio e franco confronto tra i rappresentanti del governo, dell’amministrazione pubblica e delle categorie.
“Al termine dell’incontro il sottosegretario Letta, ben conscio della gravità del momento, ha indicato le linee guida per tentare di superare lo stato di crisi.
“Si è convenuto di costituire in tempi brevissimi due tavoli tecnici di lavoro, partecipati sia dall’Unire che dalle categorie ippiche, l’uno presso il Mipaf per gli aspetti prettamente agricoli e di rivisitazione della legge 449, l’altro presso il Ministero dell’Economia, partecipato da AAMS, dall’Unire e dalle categorie ippiche per gli aspetti legati alla rete e alle scommesse ippiche e conseguentemente al reperimento delle risorse necessarie alla stabilizzazione economica del settore.
“A tal proposito le categorie hanno richiesto con forza la riformulazione di alcuni articoli presenti nel decreto-legge n. 149 /2008 in discussione alla Camera dei Deputati che potrebbero addirittura sancire la fine del comparto.
“Pur apprezzando l’attenzione, la disponibilità e le proposte pervenute, nell’aspettativa che esse verranno quanto prima portate a compimento, il Comitato di Crisi, di fronte alla prospettiva di una ulteriore decurtazione del montepremi, conferma all’unanimità lo stato di agitazione e conseguentemente l’astensione dalla dichiarazione dei partenti”.