Milano, tecnica e tradizione nell'Encat
MILANO. Una dozzina in campo domenica prossima nel Gran Premio Encat alla Maura. La prova di gruppo 3 sui 2250 metri ben riuscita, un rendez-vous dei migliori anziani in allenamento in Italia che si ritrova sul palcoscenico milanese.La Maura sta lavorando bene in questo primo scorcio di stagione, stile Milano che si coniuga con una pista bella e selettiva, la più veloce della penisola con curve dove si trotta ancora in piena spinta.
Eccellenza del board Snaitech anche in quel post-corsa fatto da premiazioni con tanto di coppe e fiori ai protagonisti e di quel regalo di cortesia che è la foto appena stampata della corsa da poco disputata. E dopo il convegno in redazione arriva anche da un efficiente 'press bureau' tutto quello che serve per raccontare bene un evento, testo di commento alla giornata e le foto di tutti gli arrivi.
Una bella confezione che dovrebbe rappresentare la normalità anche per gli altri impianti, da dove spesso si ricevono comunicati più stringati e poco spendibili per un pezzo. Quanto al Gran Premio Encat di domenica prossima si tratta di una corsa che da sempre significa tecnica e tradizione, una prova di gruppo che spesso ha scritto belle pagine della nostra ippica.
L'edizione di domenica è all'altezza di questo prestigio con almeno cinque assi da cuore in grado di giocarsi il successo in un contest che forse si apre ad altri verdetti. Vaprio, eccellente specialista della sella laureatosi con esiti di alto valore in quell'università del trotto che è Vincennes, potrebbe anche emergere nel ritorno al sediolo.
Bonjovi Mmg ha appena inscenato un prodigioso coast to coast nel Locatelli e Minnucci è ispiratissimo: due successi ravvicinati e una guida esemplare anche a Firenze. Becoming proprio nelle prime due tappe stagionali, Arcoveggio e Visarno, ha palesato di essere approdato ad un'altra dimensione.
L'ultima di Allegra Gifont, trionfo a Parigi, è altisonante. Potrebbe non bastare per ovviare ad un complicato 12 di schieramento.
Zigulì dei Greppi ha stupìto tutti con il sorprendente terzo ma meritato accesso nel Locatelli ma la forma di scuderia è squillante e dunque la femmina cresciuta in Toscana con un altro numero di partenza bello bello ci sta ancora.
Corsa tutta da gustare e da vedere anche in un ippodromo raggiungibile benissimo anche con i mezzi per chi viene da fuori e vuole fare la gita in una Milano di fine febbraio.