Ma vogliamo imparare qualcosa dal trotto USA?
DOMENICA 9 NOVEMBRE a Dover Down, pista di un chilometro nel Delaware, poco sotto New York, lungo la costa orientale degli USA, si sono disputate le “Matron”, importanti classiche di selezione per i 3 anni trottatori divisi per sesso. Le due prove, dotate di oltre 250mila dollari ciascuna, sono state vinte rispettivamente dal maschio Crazed in 1.54 e dalla femmina Stage Show in 1.55.1.
Ma non è questo che ci induce qui a scriverne, quanto piuttosto il fatto che quell’importante “convegno” comprendeva ben 15 corse (!), incominciate però alle 5,31 della sera e conclusesi già alle 10,19. Intervallo fra una corsa e l’altra, circa 20 minuti.
Magnifico! Siamo certi che il pubblico presente in quell’ippodromo ha avuto ben poco da annoiarsi, tra un arrivo e l’altro e che l’ingranaggio organizzativo ha funzionato a pieno regime senza imprevisti e senza sbavature.
Già la scorsa primavera, sul giornale ippico italiano, fra molte altre proposte concrete volte a tentare di riqualificare un po’ gli ingranaggi della nostra ippica (quelli del trotto in particolare), suggerimmo di rivedere gli orari di programmazione e gli intervalli fra corsa e corsa, da noi spesso lesivi della pazienza degli spettatori. Ma solo qualcuno vi fece caso, e infatti poi non è accaduto un bel nulla…
Venerdì scorso a Verona, come ha riferito “Cavallo 2000”, il sottosegretario alle Finanze Alberto Giorgetti ha presentato il provvedimento che ora mette in tasca all’ippica 100 milioni di euro, espropriandone i frequentatori delle “slot” e l’erario; e ci ha esortato: “Ora datevi da fare…”.
Ecco, appunto: la signora Unire potrebbe incominciare anche dai piccoli-grandi ritocchi come gli intervalli da sbadiglio delle nostre corse. Perché, nell’era dell’informatica, questi spazi temporali fra una gara e l’altra da noi sono ancora quelli di quando il “tot” funzionava con i “ticket” strappati a mano dal muro e le distinte del betting erano compilate con la biro e con l’ausilio della carta carbone…





















.jpg)




