L'Ippica piange Laura Sipione
Per gentile concessione di Trotto e Turf, Mario Berardelli ricorda Laura Sipione
C’è chi ama la vita solcandola con entusiasmo e con passione , donandosi senza riserve, cercando di costruire per tutti . Sono i migliori. Lo ha fatto Laura Sipione e sempre. Lo abbiamo compreso dal primo giorno che la abbiamo conosciuta, ovviamente a Capannelle.
Già perché in anni splendidi per il nostro sport, Laura che professionalmente si occupava di promozione e relazioni , per alcune stagioni ebbe a gestire anche le sorti della comunicazione del nostro Ippodromo. Conoscerla e stabilire una corrente di naturale empatia fu questione di un attimo. Ci fu di reciproco aiuto un certo comune retroterra intellettuale e culturale che sovente agevola certe connessioni. Laura conquistò Capannelle e il Turf ma quasi inevitabilmente accadde anche il contrario ed in maniera devastante, in senso positivo sia chiaro. Passione travolgente che la portò in maniera entusiasta a scoprire tutto ciò che era possibile del nostro mondo.
Si innamorò delle corse ma molto anche dell’allevamento, gli incroci, le genealogie, la crescita dei puledri, il turf internazionale. Il momento lavorativo con Capannelle terminò ma non la sua frequentazione ippica, anzi divenne totale e coltissima. Complice l’affetto che per anni la ha legata a Stefano fino a spingerla ad essere socia della Razza della Sila.
Cosi Deauville, Longchamp, l’Inghilterra, le fattrici, i cavalli in scuderia . Ah quei sabato mattina a Cisterna, il giro dei puledri con Fabio, con Cristina, il dottor Renato Geiger e poi quando veniva a Roma anche Giulio Bassignana. E poi ancora il saluto a Luigi Camici in scuderia, che meravigliosi ricordi.
Ecco, solo chi ha avuto la fortuna di vivere il Turf secondo la migliore tradizione in fondo fa parte di una sorta di club in cui si parla uno stesso unico linguaggio che ti permette di capire e di farti comprendere. Laura ne fece parte, vi entrò a vele spiegate perché uno dei requisiti indispensabili era quello di vivere il momento ippico con entusiasmo , con passione autentica, con gioia e con speranza. Eh già la speranza di vedere prima o poi il puledro che diventa campione. E’ questo il vero modo di vivere a pieno il Turf. Sapendo bene che le disillusioni, le delusioni sono ben più delle gioie ma avendo anche contezza del fatto che una sola gioia immensa ti ripaga di tutto.
Provate ad immaginare cosa debbono aver provato in quei due o tre secondi sul palo di arrivo Carlo Vittadini e Carlo D’Alessio il giorno del Derby e della Gold Cup. E’ ciò per cui ognuno di noi, a modo nostro, viviamo ogni momento della nostra vita di ippici. Come ha saputo fare Laura che ha vissuto la sua militanza ippica arricchendola con il contributo di una notevole cultura, le letture, il cinema, la musica, soprattutto , in ciò la sintonia fu piena con Stefano, l’Arte con la maiuscola e la traccia di ciò la si è vista per anni nei nomi che davano ai cavalli, cartina di tornasole di una altra incredibile passione .
Laura ci ha lasciato, in poco tempo, silenziosa come era nel suo signorile modo di vivere ed essere. Siamo certi che fino all’ultimo ha avuto i cavalli nel suo cuore , esattamente come noi , commossi , manterremo sempre un posto d’onore per Lei nel nostro cuore di amici e di ippici. Addio cara Laura , il tuo sorriso e il tuo sguardo pieno di affetto non potremo mai dimenticarlo.
La messa in onore di Laura Sipione sarà celebrata lunedì 31 luglio alle ore 12,00 presso la chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli, Piazza Campitelli a Roma