Lega Ippica: Ma le corse estere sono sparite?
Comunicato del Comitato per la Lega Ippica Italiana: "Lo scorso 29 dicembre, con la trasmissione del solo Grand Prix de Bourgogne, si è potuto per l'ultima volta giocare un evento estero in Italia. Da quel giorno, sull'estero, il buio... Il mese di gennaio, lo sanno anche i muri, è il periodo clou del trotto francese e, complice anche la frequentazione delle piste francesi dei nostri cavalli, il pubblico italiano ama seguirle e scommetterle. Ma non può... Come mai?
Scrive il direttore di “Trotto&Turf” Marco Trentini sul giornale n. 3 dello scorso 7 gennaio: “E se aggiungiamo l'assurdità del caso delle corse estere, assenti perché qualcuno è in ferie...”. Visto come vanno le cose in Italia, soprattutto quando c'è di mezzo la politica, anche noi abbiamo pensato che tutto ciò fosse legato solo ad una firma di qualcuno che era in ferie... Ma poi il tempo è passato, quel signore è sempre in ferie, le corse estere latitano e le domande si fanno sempre più pressanti.
Ma è mai possibile che una sola persona sia così unica e insostituibile? È possibile che un intero settore produttivo debba perdere ogni giorno centinaia di migliaia di euro perché una persona è in ferie? Ma chi è questo signore per rivestire un ruolo così importante?
Facciamo un piccolo bilancio della situazione: i soldi sono pochi e, di conseguenza, anche i convegni di corse. A tutto ciò si aggiunga un calendario realizzato con criteri demenziali e, dulcis in fundo, ecco la soppressione delle corse estere. Una situazione ideale per il lancio delle corse virtuali che, oltretutto, godono di un payout del 90% contro il 70% (di media, perché sulle Tris è del 60%)... “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca” diceva qualcuno...





















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