Inghilterra. All'ospedale il fantino di Marco Botti
INGHILTERRA. Sono meno gravi di quanto ipotizzato inizialmente le condizioni del jockey Martin Harley, vittima di una spaventosa caduta a Lingfield Park durante la disputa della seconda corsa del convegno nel pomeriggio di Lunedì. L’irlandese di Donegal veniva sbalzato violentemente a terra, dopo che il suo cavallo Red Art, un allievo di Tony Newcombe, subiva una grave rottura alla spalla nel momento di massimo sforzo. Harley prontamente soccorso dalle unità operative mediche, veniva trasportato presso l’ospedale St Georges di Londra, dove nel reparto specializzato di neurologia, era sottoposto ai primi accertamenti.
La diagnosi ha fortunatamente scongiurato un interessamento alle vertebre cervicali, ma la conseguente rottura di un osso del collo, non consentirà al jockey di recuperare pienamente prima dei due mesi.
Marco Botti, allenatore dal quale Harley stava fornendo le proprie prestazioni, ha dichiarato: “ Ci vorranno un paio di mesi buoni prima che Martin possa ricominciare a pieno regime. Ovviamente per noi non è una buona notizia, considerando la stagione ormai alle porte, ma i pensieri vanno ovviamente alle sue condizioni. In Tv è stata una caduta terribile, sembrava che il peggio si fosse materalizzato, fortunatamente la situazione non è così grave.”
Harley salterà quindi anche la giornata della Dubai World Cup, nella quale sarebbe stato in sella a Mount Athos per il training dello stesso Botti, con i colori del proprietario palestinese Marwan Koukash nel Dubai sheema Classic.
Harley, come per molti fantini del circuito, è stato top jockey in fase adolescenziale con il circuito dei pony, prima di stabilirsi all’età di 17 anni presso le scuderie di Jim Bolger. Ha vinto la sua prima corsa per Niall Moran il 24 Giugno del 2007 a Down Royal in sella a Proud Righello alla sua quinta monta da apprendista.