IL Città di Montecatini tra ricordi ed emozioni
Montecatini Terme è una cittadina toscana che, al tramonto dei suoi antichi splendori, si sta trasformando in un melting-pot, accogliendo persone da tutto il mondo. La forte accoglienza e il calore della gente locale fanno sì che la città continui ancora a essere una meta’ dove evadere per la calda stagione e spostarsi in tutta la bella Toscana. La sua fama è conosciuta in Italia per essere una città termale dove i più nobili signori venivano in villeggiatura per rinfrescarsi tra le acque delle Terme Leopoldine e curare i propri ‘’acciacchi‘’ nei vari stabilimenti della città. Una città principalmente turistica, un turismo termale molto in voga negli anni ‘60 ma che era solo una copertura.
La vera realtà della Montecatini antica era il benessere, il lusso, la cura, il gioco e il divertimento. Essi comandavano la città e la rendevano splendente. Per 50 anni Montecatini ha goduto di benessere grazie alla vita notturna, una Montecarlo toscana, in cui il divertimento e l’azzardo facevano padroni della città.
Un rumore di zoccoli era il sottofondo preferito che si sentiva in lontananza dalla terrazza del Grand Hotel Vittoria. Lì a pochi metri dal centro storico, anche i nobili ne erano da sempre incuriositi. Una volta entrati ne rimanevano talmente tanto affascinati che prenotavano l’albergo già per l’anno dopo. Definita la bombonierina toscana, dal 1946 ha ospitato personaggi dello sport, della moda e della televisione che attirati dal rumore insolito dei passi di un cavallo, una carrozza che passeggiava in viale IV novembre, sono giunti nel frenetico parterre dell’Ippodromo Sesana, e sconvolti dalla folla e dal forte spirito ippico, non rimaneva che restare imbambolati a fissare i cavalli che come in guerra lottavano per vincere la corsa. Un salto di qualità, un inno alla vera passione e un incoraggiamento per lo sport più amato d’italia e boom…! fu ideata la corsa che poi diventerà regina delle corse al trotto toscane. Ebbene sì, una tradizione invariata da 72 anni, che si corre obbligatoriamente nel giorno dell’annunciazione della Madonna, il 15 agosto. Montecatini si accende, come una supernova, una stella luminosa per quello che è l’evento clou della stagione. Un sogno per i proprietari e un traguardo importante per i guidatori. Il desiderio di ogni allenatore toscano e le lacrime di gioia per ogni artiere, dinanzi a esso si inchinano tutti i mortali, non si parla altro che di lui: il Gran Premio Città di Montecatini.
Nata nel 1953 per intrattenere i Signori di Montecatini, ha ospitato e dato prestigio ai più grandi campioni. Con un grande successo, la corsa servì a fare un grande salto di qualità per la struttura del Sesana. Una grande dirigenza: Mario Locatelli, Tino Triossi e l'architetto Vietti Violi, disegnarono e costruirono il disegno del Sesana, che resterà invariato fino ai giorni nostri. Grandi cavalli e grandi guidatori hanno tagliato il suo traguardo, coronando il sogno dei proprietari. Birbone, il primo tra tutti a essere sempre ricordato, con il suo driver Vivaldo Baldi fu vincitore di due edizioni. Dal 1958 al 1962 la corsa divenne un duello a due: gli acerrimi nemici-amici Tornese e Crevalcore, Vivaldo Baldi e Sergio Brighenti. Sono gli anni d’oro dell’ippica italiana.
Nel 1968 la toscanissima Valpiana regala il primo città di Montecatini a Nello Bellei e alla proprietaria Irma Cacialli. L’anno dopo Agaunar con Orlando Orlandi, il re delle pariglie, stabilisce il record della corsa e il primato femminile europeo.
Arrivando nel 1974, la tribuna stracolma del Sesana, vide passare un vagone nero a travolgere il Città di Montecatini: è Timothy T, che con il suo spettacolare saper trottare, incantò la pista del Sesana, stravincendo nelle mani di Giancarlo Baldi. Un podio di campioni: dietro al vincitore concludevano facile Sharif di Jesolo e Top Hanover.
Il città di Montecatini nella sua lunga storia fu anche occhio di un rapimento: il campione di Anselmo Fontanesi, Wayne Eden, dopo un’incredibile vittoria a stappa cronometri, fu rapito dalle rosse scuderie del Sesana, per poi venir ritrovato tra le colline della Maremma Toscana dopo mesi.
Record assoluto di presenze, accorse da tutta Italia per acclamare il neo vincitore dell’International Trott fu nel 1977. Si parla di oltre 15.000 spettatori venuti in città per acclamare Delfo, che decise di non voler rendere omaggio alla sua terra natia, concludendo la sua impresa sulla prima curva. Un errore che gli costò fischi e sbuffi da tutta la tribuna toscana, affollata fino allo binari della ferrovia sovrastanti il parco giochi.
Nel 1985 Kenvil con il nordico Bjorn Lindblom presentò all’ippica italiana una nuova era fatta di nuovi sistemi di allenamento e nuove impostazioni nei cavalli.
Nel 1990 si parla di nuovo toscano in città: Fiaccola Effe vince in casa con il suo allenatore Roberto Benedetti. Una corsa movimentata accesa da un pubblico frizzantino in vena di un tifo da stadio, incoraggiò la piccola Fiaccola. Con uno scatto in terza ruota ed un finale in promenade de sante’, scrisse il suo nome nell’albo d’oro e stabilì il record della corsa.
Dopo 21 anni si è rivisto un fenomeno sulla pista: Mack Grace Sm. Con lo scomparso Roberto Andreghetti vinse ben 4 edizioni della corsa. Un campione in chiave moderna è uno degli ultimi campioni del passato. Ad oggi resta il più vincente nella corsa, seguito da Tornese e Crevalcore.
Arrivando ai tempi moderni, si è rivista vincere nella corsa una criniera bionda: è Vernissage Grif, erede del Varenne, che con la sua danza soave stabilisce il record della corsa in 1.10.2 e sconfigge il suo nemico Zacon Gio in un duello che ci riporta ai tempi di Tornese e Crevalcore.
L’edizione del 2025 ci promette spettacolo e prestigio grazie ai nostri campioncini moderni. Due batterie con 9 partecipanti a sfida. Nella prima è una sfida da decidere in partenza: con il 3 il nordico Click Bait ha sete di vittoria. Extra Model è penalizzata dal numero esterno ma punta ad andare in finale. Di dietro Banderas Bi è tra i favoriti alla vittoria mentre Ernesto Spritz, alla prima nel città di Montecatini, tenta il sogno di ogni proprietario e il salto di qualità.
Nella seconda batteria il duello è molto aperto tra gli allievi di Gocciadoro, Dany Capar e Bepi Bi, e gli allievi di Holger Ehlert, Bleff Dipa e Caronte Trebi. Bleff dipa è pronto per un città di Montecatini da protagonista.
Un’edizione con i fiocchi contornata da spettacolo puro, eventi collaterali sublimi e corse di contorno con una spiccante qualità.
La tradizione va avanti e si migliora nel tempo!
Il turismo è cambiato, l'ippica è su l’orlo del baratro ma l’eterno Città di Montecatini riesce ancora ad attirare e ad incantare il pubblico.
Come una storia che si ripete di anno in anno, due occhioni marroni guardano ancora il cielo, colorato dai fuochi di artificio che nel frastuono, illuminano i palazzi e le vie della città, a conclusione di una serata che ti lascia una breccia nel cuore.
E’ proprio questo il bello dell’ippica, è lo sport delle grandi emozioni e dei ricordi nel cuore!























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