GIRONZOLANDO NEL FINE SETTIMANA ...
Immergiamoci negli scampoli del fine settimana. Forza, qualche input per farci riflettere e creare spunti di discussione con gli amici. A chi la copertina ? Al Sol Levante d’autorità. Che “tortotata” sabato a Deauville.
Come chi ? Imparate a memoria questo nome : Alohi Alii . Attenti , hanno fatto tesoro delle lezioni, sfortunate, di tanti anni e , come già in alcune occasioni recenti, si sono spostati per tempo. Questo allievo Hyroiasu Tanaka è nel vecchio continente da un pò e, bello pronto , è esploso sui 2000 del prix d’Ornano.
Una “ piallata” modello Bordignon a chi era sulla pelouse della Touques. Oh, in campo c’era, iperfavoritissimo, Cualifcar, mica uno qualsiasi. E’ il Lope De Vega di Godolphin , carrozzato Fabre e griffato Cristian . Non solo, era il secondo del derby di Francia di Camille Pizarro ( poi terzo infortunandosi nelle ottime Eclipse), aveva vinto il Force e il Guiche . Stoffa pregiata. Arreso con bandiera bianca ai 300. Terzo alla fine, preceduto anche da Rashabar ( comunque doppio quarto di Ghinee irlandesi e St James ). Tre e mezzo sul palo ma il nipponico , il sindaco up ( al secolo Lemaire) , già era sotto la doccia ai 200.
Domanda : sarà stato al top adesso e magari a ottobre… La risposta la avremo forse nel Niel che , ipotesi, potrebbe essere la sua limatura finale. C’è tempo per il gran giorno ma intanto mettiamo a referto anche lui, il nostro Alohi Alii, che nasce anche bene da Duramente con nonno Orfevre, proprio lui lo sconfitto di un Arco pazzesco, da incubo ( cliccate su youtube e vedrete). Solemia ancora ride. Tra l’altro in patria si era un filo nascosto : “spantegato” nelle Ghinee ( attenti che lì sono sui 2000) e prima terzo in preparazione. Se son rose fioriranno ma la copertina ideale è sua.
C’è altro ? Ci mancherebbe pure che non ci fosse. Seconda pagina per il magico Maestro de “Las Meninas” ( di corsa al Prado, guai) , del quale solo rari quadri sono stati posti in vendita ( sono quasi tutti nei musei, anche a Roma) con top price da circa 18 milioni di dollaroni. Non dite che non avete capito di chi parliamo ! Diego Velazquez , questa volta non il pittore ma l’ennesimo capolavoro di un altro artista sublime, Aidan O’Brien. Ci ha visto lungo Sam Sangster, figlio del mitico padre che si scrive Robert ma si legge The Minstrel e Saddler Wells.
Ricordi indelebili : un metro prima del palo delle King George The Minstrel era secondo, un metro dopo il palo sempre secondo, sul palo, magia di Lester , era primo di un nulla davanti al nostro Orange Bay. Ah , splendidi quegli anni. Insomma il figlio del fondatore del Coolmore ha deciso di onorare il padre ripristinando la giubba che è un mito. Colpaccio fantastico con questo Frankel, avete letto bene , fratellastro di Broome, avete riletto bene, che ha fatto definitivo passaggio età quest’anno da anziano.
Due gruppi due per limare, le Queen Anne al rientro, naufragio, e adesso il Marois sul miglio della consacrazione. Proverà, immaginiamo, le Queen Elisabeth con magari il Mile delle Breeders. Alla fine sta a vedere che varrà come un quadro del suo omonimo. Chissà… La Storia la scrivono i vincitori, si sa, quindi Diego è il migliore, il più forte e bla bla… proviamo a leggerla in controluce e dalla parte dei perdenti… gli invaiders ( termine che si applica tanto a cavalli come a supporters britannici) parlavano da soli dopo che Notable Speech finiva ad una testa dal vincitore e dopo che erano venuti in Normandia modello giorno più lungo con i camion, metaforici, carichi di sterline. Camion subito rivenduti ormai vuoti, sempre metaforicamente. Si erano svenati per vedere Notable ( Dubawi) e soprattutto William Buick , modello Tomba, fare slalom da tutte le parti, muri compresi, per finire alla corda come un turbo reattore nucleare.
Testa e vittoria morale che serve per i noti servizi igienici. Diego ha vinto , viva Diego. Marois sostanzioso con terzo Dancing Gemini , altro jolly pescato dopo le Lockinge, poi Docklands che il sei allo Enalotto lo aveva pizzicato nelle Queen Anne e buoni anche i non piazzati. Impossibile negare la citazione, stiamo cambiando corsa attenti, al dominatore dei 1400 del Boutin ( ah Francois che genio troppo presto scomparso) . Come avrebbe detto Ferretti : la sua maglia è verde e rossa, leggenda Aga Khan, il suo nome è Rayf che magari sarà il nuovo “ Fostò”. E’ un due anni, andiamoci piano, ma intanto è imbattuto e lo attende , immaginiamo, il Lagardere . Poi si vedrà. Ha preso anche linee serie perché secondo è Andab che porta in dote Zavateri e Gstaad , non male. D’accordo qua e là tanta roba ancora. Scampoli veloci in offerta …
Sabato battuta d’arresto sui 2000 del Gontaut Biron anche se di un nulla per Goliath che forse è andato, chissà, vittoria per First Look ma terzo posto attaccato per Woodchuck che fa brodo per i nostri rating.
A Newbury nelle Hungerford sui 1400 palo facile per More Thunder mentre nelle Freer sui 2600 via libera Furthur interessante.
E poi l’Italia. Caspita. Notte di Ferragosto per Max Allegri sulla sua pista, primo e secondo nella Coppa del Mare. Meeting delizioso a Merano , l’agosto di Maia è incantevole e di eccellente qualità tanto in piano come in ostacoli. Finestra non sul cortile ma sul gran premio di fine settembre e generosa galoppata in avanti di Rune , Gabriele Agus splendido, modello Orazi contro i Curiazi che erano anche uno di più, ovvero quattro e vestivano tutti la giubba Aichner. Rune rimasta da sola e scappata, come l’Orazio, e uno dopo l’altro ha trafitto quelli di Albalonga.
C’erano pure le nobili femmine in piano nel consolidato Terme di Merano, i 2200 più mitteleuropei al mondo. Laurea piena per Wellbest che ribadiva la piazza del Giubileo. Da filare la tre anni Near Rib, una “whoeleriana” che rivedremo presto e poi terza e magnifica una splendida Valuta Straniera, cammeo di Fabrizio Ferramosca. Certo che c’era anche altro ma tocca a voi aggiungerlo. De hoc satis.